PLAY OUT: PALMESE -SCALEA 0-3, MA PER LO SCALEA CI SONO DUE SQUALIFICATI
PLAY OUT: PALMESE -SCALEA 0-3, MA PER LO SCALEA CI SONO DUE SQUALIFICATI

PALMESE: Caputo 5, Brancati 5 (14°st. Zappia 5), Careri 5, Falduto 5, Babuscia 5, Catalano 5, Piccolo 5, De Marco 5, Savino 10, Cambria 5, Ciccone 5. In panchina: Loprestini, Spataro, Astuto, Ruggieri, Manfredi, Silvano. Allenatore: Peppe Giovinazzo 5.

SCALEA: Possemato 6, Chemi 6, Pisano 6, Gregorace 7, Scafaro 6, Pezzullo 6 (19st. Di Rosa 6), Rosi R. 8, Bravoco 7, Persia 7 (44°st Migliore sv), Leone 8 (31°st Piazza sv), Maisano 7. In panchina: Simari, Rosi G., Migliore, Palermo, De Caprio. Allenatore: Santino Bellinvia 10.

ARBITRO: Nicola De Tullio di Bari 5 (Zangara di Catanzaro 5 e Cantafio di Lamezia Terme 5).                      

MARCATORI: 44°pt Leone, 13°st e 33°st Persia (rigore).

NOTE: Sul “Lopresti” splende il sole: caldo infernale con la temperatura che segna 27 gradi. Spettatori 500. Ammoniti: Careri e Savino (P). Espulsi: Piccolo 44°pt (P), Falduto 32°st (P), Catalano 47°st (P). Calci d’angolo 4 a 3 per la Palmese. Recupero: 2pt. e 3st.

DIRETTAMENTE DAL LEGGENDARIO “Lopresti”, SEMPRE PIU’ ABBANDONATO DA TUTTE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI - La catastrofica stagione neroverde è finita nel peggiore dei modi ma con un giallo incredibile che potrebbe stravolgere l’esito di questo risultato. L’addio all’Eccellenza segnava le ore 18,00 in punto, momento in cui il contestatissimo De Tullio di Bari ha fischiato tre volte. Tre fischi di speranza invece per l’eroe di Scalea. Quel Santino Bellinvia, 42enne tecnico di Barcellona Pozzo di Gotto, che il miracolo lo ha rifatto. Questa volta guidando il centenario Scalea che a dicembre era con l’acqua alla gola e con un piede e mezzo retrocesso.
Onore allo Scalea quindi e tanto, tanto demerito all’altra centenaria, la Palmese del Presidente Giancarlo Oliveri che fallisce di tutto e di più. Retrocede al termine di una stagione allucinante: in zona play-off fino a Natale per poi prendere la totale discesa. Una escalation di risultati negativi, a ripetizione con un Peppe Giovinazzo in panca a deporre le armi. Che squallore. Senza parole il risultato di questa gestione nell’anno del centenario.  

CRONACA: parte bene lo Scalea. I cosentini schierano tre punte costringendo la Palmese ad aprirsi. Al decimo ci prova Persia ma Caputo è attento. Riparte la Palmese con un tiro di Savino (al numero nove neroverde una settimana addietro gli era volato in cielo il papà) finito fuori. Ancora lo Scalea incisivo con Leone che semina il panico e calcia impegnando Caputo. Passano i bianco stellati al minuto numero 39. Gran tiro da fuori di Maisano che Caputo devia sulla traversa. Sulla ribattuta Leone è lesto a ribattere in rete. Su questa occasione, grandi proteste dei neroverdi per un precedente fallo. Uno a zero e addirittura la Palmese che rimane in  dieci per l’espulsione di Piccolo. 
La ripresa con la Palmese che cerca almeno di pareggiare contando su due risultati su tre ma succede che lo Scalea raddoppia al 13esimo su calcio di rigore contestatissimo e trasformato da Persia. L Palmese va in bambola e subisce la terza rete ad un minuto dalla fine sempre per merito di Persia che realizza il secondo eccessivo penalty concesso dal barese De Tullio che a fine gara è uscito scortato dalle forze dell’ordine.

INCREDIBILE: è partito questa sera per mano del Presidente Giancarlo Oliveri, il fax della Società neroverde che fa presente e reclama la partita vinta a tavolino per 3 a 0 come da regolamento e da recentissimi precedenti. Il ricorso tratta di due calciatori dello Scalea, Di Rosa Leandro, classe ’93, e De Caprio Mattia, classe ’92. I due under scaleoti, il primo entrato nella gara di ieri ed il secondo rimasto in panchina, erano stati squalificati in riferimento alla finale Juniores di martedi 8 maggio (Roccella-Scalea 4-1). Adesso ne vedremo delle belle ma il regolamento è scritto chiaramente. 
Doppio successo forse macchiato da un erroraccio dello Scalea. Qualche giorno fa i biancostellati hanno ricevuto a Roma presso l’Hilton Rome Airport di Fiumicino durante la tradizionale consegna delle Benemerenze della Lega Nazionale Dilettanti, un prestigioso riconoscimento: la Benemerenza per i cento anni di calcio. Ieri la vittoria di Palmi che (salvo Acri) potrebbe valere la permanenza in Eccellenza ma immediatamente dopo il flop: due calciatori scaleoti, Di Rosa e De Caprio, risultano squalificati ma in distinta e addirittura uno è sceso in campo. Una mazzata se risultasse vero e intanto la Palmese ha già inviato reclamo via fax. Nella giornata di oggi partirà il cartaceo.

INTERVISTE: subito il tecnico scaleoto che di miracoli se ne intende. Bellinvia ha alle spalle vere imprese e il subentro a stagione in corso è una cosa a lui congeniale. Nel 2001, all’ottava giornata, prese in mano le redini dell’Orlandina portandola dall’ultimo al quinto posto finale. Altra impresa a Sapri il grande amore della sua carriera di allenatore. Stagione 2004/2005, Bellinvia entra a novembre ed esce alla grande da una situazione difficilissima portando il Sapri nelle zone altissime della classifica. Ha anche allenato Siracusa, Castrovillari, Acireale e Montevarchi. Bellinvia non è stato mai esonerato. Mister ennesimo miracolo? “Diciamo di si ma devo ringraziare i miei ragazzi e la Società che mi ha fatto lavorare tranquillo. Mi spiace per la Palmese. Purtroppo una delle due doveva perdere”. Mister avete giocato da subito per vincere? “Si. Ho schierato tre punte in modo da fare aprire la difesa avversaria e ci siamo riusciti. Dico che siamo stati superiori soprattutto nella condizione atletica e poi in qeste gare chi segna per primo vince. Dedico questa vittoria alla città di Scalea”.
Mister Giovinazzo umiliato e mortificato alla nostra richiesta di risponderci a qualche domanda non vuole parlare e poi dice: “Mi assumo le responsabilità anche se in queste condizioni è difficilissimo giocare. Il calcio è fatto di programmazione e poi si può giocare con tranquillità. A dicembre eravamo in forma ma poi tutto è cambiato. Abbiamo cambiato atteggiamento. In quel periodo ho accettato delle scelte sbagliate ed oggi paghiamo dazio. Ripeto: mi assumo le responsabilità”.
Il Presidente Oliveri alla nostra domanda dei motivi di questo fallimento risponde così: “Intanto facciamo ricorso perché due calciatori dello Scalea erano squalificati. Il regolamento parla chiaro e gli organi di competenza devono rispettarlo. Per la gara di oggi, abbiamo perso contro un arbitraggio a senso unico: due rigori fasulli e due espulsioni inventate”. Presidente il futuro? “Il futuro è che un personaggio che voleva rilevare la Palmese due anni fa adesso si è rifatto avanti. Aspettiamo che si faccia avanti. Abbiamo lottato anche contro situazioni logistiche (vedi il Lopresti) e con persone che dovevano darci una mano e poi si sono tirate indietro. Per quanto mi riguarda, continuerò a fare la politica del cambiamento e cioè, cercare di sostituire gli organi federali che continuano a gestire il calcio in modo baronato”.     

tratto da “Il Quotidiano della Calabria” di Sigfrido Parrello