CAOS SIDERNO: via Rametta, Candido e Leone
CAOS SIDERNO: via Rametta, Candido e Leone

Sidemo allo sbando ? Sembrerebbe così visto quanto è successo ieri pomeriggio al "Raciti". La .squadra non si è allenata e pare che il mancato allenamento sia da addebitare ad una solidarietà generalizzata dei giocatori nei confronti di tre loro compagni  tra l'altro uomini di punta dell'organico  che sarebbero stati "licenziati". I tre giocatori sono Leone, Rametta e Candido.
I tre che si erano presentati regolarmente per fare allenamento sono stati avvicinati da uno degli attuali responsabili della società, Antonio Tassone, che ha loro comunicato la decisione, legata, a quanto pare, da problemi economici. Appresa la notizia gli altri calciatori hanno deciso di disertare l'allenamento in segno di solidarietà nei confronti di Leone, Rametta e Candido. È stato quest'ultimo, che è stato negli ultimi anni autentica bandiera del Siderno, raggiunto telefonicamente, in serata, a confermarci la notizia. "Spiace doverlo confermare ma effettivamente il signor Tassone, a nome della società, ci ha dato comunicazione della impossibilità di continuare a tenerci a causa di problemi economici. Ha chiarito che non esistono altri motivi ma che, stante l'attuale situazione, non possono far fronte agli impegni, invitandoci a metterci sul mercato in vista del prossimo mese di dicembre, quando si sbloccheranno gli ingaggi. Una decisione che ci sorprende ma .sulla quale non possiamo farci nulla. Il nostro impegno con il Siderno è stato totale e, almeno per quanto mi riguarda, pur non avendo ancora percepito neppure il rimborso spese, non ho mai fatto alcuna pressione proprio sperando che la delicata situazione societaria si normalizzasse. Credevo in questa squadra e nelle sue possibilità».
Resta da vedere cosa succederà in questi giorni. Senza questi tre giocatori  già si vocifera che a loro si aggiungano anche  i nomi di Pettinato e Mascara  gli spazi per una ripresa del Siderno sembrano decisamente chiusi. Difficile dire se la situazione sia precipitata dopo la pari contro il Brancaleone di domenica terminata con il pareggio della squadra ospite all'ultimo minuto di gioco. Probabilmente il "fuoco" già covava dentro e l'imprevisto pareggio in zona Cesarini, lo ha alimentato anche a causa di una struttura societaria già menomata da impreviste assenze e dalle vicende che hanno caratterizzato la parte iniziale del campionato sino alle "dimissioni" dell'allenatore Pippo La Face e del ds Francesco Martino.

 

fonte Gazzetta del sud