Stadio "Lopresti" clamoroso stop dei lavori
Stadio "Lopresti" clamoroso stop dei lavori

Palmi (R.C.)– In un agosto torrido, dalle temperature africane, è definitivamente scoppiata la “grana” Giuseppe Lopresti, con i lavori per la posa del manto in erba sintetica che si sono fermati proprio sul più bello: senza il placet della Lega Nazionale Dilettanti, la pur efficiente ditta Ediltecnica Costruzioni S.A.S. lametina di Antonio Scarpino, non ha potuto iniziare l’ultima fase del restyling, che prevedeva l’adeguamento del terreno di gioco– e del drenaggio– per poter stendere il tappetino verde sul quale la Palmese potrà disputare le gare interne della ritrovata Serie D. Entrando nello specifico, ci sembra quanto mai opportuno chiarire i termini della spinosa questione, che vede come protagonista in negativo la Civica Amministrazione palmese, la quale ha presentato un progetto incompleto alla Lega Nazionale Dilettanti, cercando– nei successivi passaggi– di rimediare maldestramente agli errori commessi.  


Nell’ultima stesura del progetto, la LND (e per essa anche il CONI), ha rilevato 25–30 errori strutturali dei quali quattro–cinque di fondamentale importanza; uno dei punti cardine, che ha portato al rigetto dell’incartamento, è quello relativo ai muri perimetrali che delimitano il terreno di gioco della struttura sportiva, che debbono necessariamente essere dotate di tappetini gommosi atti ad attenuare eventuali danni ai giocatori. Gli altri punti “vitali”, sono relativi ad un secondo ingresso nella gradinata, ad una nuova rampa per l’accesso dei disabili alla tribuna coperta, e la precisa delimitazione del settore ospiti da quello riservato ai tifosi neroverdi: infine, sulla cartografia, debbono essere rimarcati i punti di acqua per l’irrigazione e per le eventuali emergenze.

In sostanza, il progetto è stato rigettato proprio a causa di queste carenze strutturali, con la conseguenza del nuovo stop ai lavori: una situazione davvero paradossale, che si poteva benissimo evitare, mettendo la massima attenzione nella stesura del progetto; ora la “palla” passa di nuovo alla Civica –Amministrazione palmese, la quale – ci auguriamo in tempi strettissimi, si deve adoperare per apportare le dovute modifiche ad un incartamento che faceva acqua da tutte le parti…!

Restando in tema, a causa delle inadempienze dei funzionari che hanno redatto il documento, sono lievitate di oltre 35 mila euro le spese previste per la ristrutturazione del “Giuseppe Lopresti”, che dovevano restare nei limiti dei 350 mila euro concessi dalla Regione Calabria; difatti, la Ediltecnica Costruzioni S.A.S. di Lamezia Terme, ha dovuto abbattere due gradoni della gradinata e uno della tribuna, allo scopo di rendere regolamentari le misure del terreno di gioco.  

Oltre a ciò, per la realizzazione del seconda via di fuga della gradinata, e della già citata rampa di accesso alla tribuna, le spese supplementari sono quantificabili in 10 –15 mila euro, che andranno a pesare sulla collettività. 

L’auspicio è che la Civica Amministrazione faccia pubblica ammenda dei propri errori, e vi ponga immediatamente rimedio: il Sindaco –Dottor Giovanni Barone –che nell’ultimo periodo ha preso a cuore la fondamentale questione della ristrutturazione del Giuseppe Lopresti, al cui fianco vigila la figura dell’onnipresente consigliere comunale di maggioranza Rocco Surace (che ha praticamente trascorso le sue ferie al Lopresti), deve prendere in mano le redini della questione, pretendendo che chi è addetto alla – si spera – ultima stesura del progetto, non sbagli ancora una volta…!

Le conseguenze di questo ulteriore imprevisto sono tutte a carico della US Palmese 1912, che si vedrà costretta– nella migliore delle ipotesi– a disputare le prime due-tre partite casalinghe in campo neutro; se si pensa che non sono omologabili per le nuove norme della Serie D gli impianti del “Giovanni Paolo II” di Rosarno e del “Morreale-Proto” di Cittannova, le uniche soluzioni che rimangono sono quelle del “Polivalente” Pasquale Stanganelli di Gioia Tauro e del Comunale di Villa San Giovanni: uno “schiaffo” alla società neroverde (con pesanti conseguenze anche dal punto di vista degli incassi), agli sportivi palmesi e all’intera comunità…!
    

Quotidiano del Sud