Il Gallico Catona cede alla capolista con l'onore delle armi ma guarda con fiducia in avanti
Il Gallico Catona cede alla capolista con l'onore delle armi ma guarda con fiducia in avanti

 

E’ indubbio il Gallico Catona esprime un calcio armonioso, geometrico, lineare, bello da vedere, veloce e spumeggiante. Ha tanti “under” che stanno sempre più acquisendo personalità .

Senza alcun timore riverenziale , ne sa qualcosa la “ super corazzata” Locri.

A prescindere da chi va in campo la formazione di mister Peppe Misiti ( uno dei tecnici più bravi della categoria)  ha sempre una propria “filosofia” di gioco, una velocità di esecuzione e di idee impressionante.

Manca sicuramente in fase ultima, non ha un terminale offensivo in doppia cifra. E ciò  fa la differenza sostanziale , che nel calcio è indispensabile. E manca quella “malizia”, quella “cattiveria” come la definisce mister Misiti , i “peccati di gioventù” di una compagine giovane che , nuova , rinnovata per sei undicesimi che sta facendo benissimo, sta divertendo e si diverte con disarmante tranquillità.

Diverso il “budget” in campo contro il Locri, ha anche  pochi ricambi in panchina il tecnico Peppe Misiti.

Si è perso all’ultimo gong, ma i tifosi sono entusiasti dell’atteggiamento, dell’approccio della compagine reggina.

Alla fine si può anche “disquisire” su alcune decisioni arbitrali, sul mancato “fair play” degli antagonisti, ma nulla  “cancella” una prestazione super di un Gallico Catona  che in alcuni tratti della gara è stato financo superiore  agli antagonisti.

Non si è  fatto risultato, ma la prestazione è incoraggiante per le restanti nove gare, senza assilli si può tentare di conseguire un posto utile per i play off.

Adesso c’è un calendario favorevole ( cinque gare in casa) da sfruttare e in serbo tante “ belle emozioni” ( si proprio emozioni) da riservare ai propri tifosi , quelli veri, che seguono sia in casa che in trasferta i propri beniamini.

Il Locri ha rischiato, ha sofferto, ma è compagine costruita per vincere o meglio “stravincere” per un ritorno In serie D più consono al blasone e alla tradizione della società amaranto.

Manca solo la matematica alla formazione di Scorrano. Auguri !