Brancaleone: Benemerenza 50° e nuovo organigramma societario.
Brancaleone: Benemerenza 50° e nuovo organigramma societario.

Riceviamo e pubblichiamo dall'Ufficio Stampa dell'APD Brancaleone 1969

Comunicato n. 6-19.20
Prestigioso traguardo raggiunto dall’APD Brancaleone. Lo scorso 22 giugno la società ha ricevuto la benemerenza per i 50 anni di ininterrotta attività nei campionati dilettantistici! Dal 1969 con il numero di matricola 7670 non si è mai fermata. Un record assoluto per l'Associazione Polisportiva Brancaleone in Calabria. Un percorso sempre ai vertici regionali del calcio, dalla prima categoria, alla promozione, all'eccellenza. Il conferimento della Benemerenza è stato consegnato a Roma direttamente dalle mani del Presidente FIGC Gravina e da Sibilia presidente LND. Un meritato riconoscimento per una società in cui sono cresciuti decine di calciatori arrivati al calcio professionistico, e soprattutto per un paese a cui questa squadra appartiene, patrimonio indiscusso di tutti, considerando quanti nell’arco dei 50 anni si sono avvicendati nella dirigenza, costruendo mattone dopo mattone questa gloriosa realtà. A suggellare questo meraviglioso traguardo è arrivata l'ufficializzazione del nuovo organigramma per la stagione 2019-20. Tante le conferme ma anche novità di grande rilievo, iniziando da quest'ultime è stato ufficializzato l'ingresso in società di uno stimatissimo conoscitore del calcio dilettantistico e Presidente di lungo corso del Palizzi, si tratta di Giuseppe (Peppe) Minniti; che abbraccia l'ambizioso progetto del Brancaleone e proprio per la sua grande competenza ricoprirà il ruolo di Direttore Tecnico. Alla guida rimane il Presidente Giuseppe Greco, affiancato dai vicepresidenti Stefano Benavoli e Daniele Caristo, segretario Tonino Santacaterina con il vice Rocco Mediati, team manager Antonio Maisano, direttore sportivo Giovanni Galletta, responsabile gestionale Francesco Carducci, responsabile marketing Antonino Palumbo, medico sociale Vincenzo Deangelis, dirigenti Paolo Cufari, Ermelinda Romano e Bruno Caracciolo.