BOVALINO - Mister Panarello, lo staff tecnico da Francesco Meleca a Giuseppe Parisi, Antonio Ficara, sono fin dal primo pomeriggio al comunale “Lollò Cartisano” per riprendere la preparazione in vista dell'incontro con il Rende del 6 gennaio prossimo. Dal 19 dicembre, i ragazzi, dopo una brevissima pausa, sono sotto pressione del mister e dei preparatori, impegnati per la partita del 6 gennaio sul campo del Rende. I portieri: Pelle, Ebanista, Sergi, i difensori Alvaro, Cosenza, Scarfone, Sebastiano Romeo, Cilea, Bova, Cartisano; i centrocampisti: Bottiglieri, Avarello, Grillo, Milano, Martino, Lombardo; gli attaccanti: Iervasi, Costanzo, Luigi Romeo, Marta, Mammoliti sono ben soddisfatti del girone d'andata e sono impegnati perché i risultati positivi ottenuti dicono a tutti gli sportivi ed alla società che la squadra c'è. Manca ancora il laterale d'attacco, il resto, giovane e volenteroso c'è, come ci sono i “paletti” certi e duri come Milano, Cosenza, Scarfone, Grillo, Avarello e via via tutti gli altri a fare di una squadra un sol coro. Li vedremo a Rende e sapremo esattamente com'è l'umore di ciascun calciatore. Abbiamo scritto che questa Bovalinese “ha sofferto, si è sacrificata, ha lottato, ha perso, ha vinto, poi ha pareggiato, ha perso ancora, ma alla fine si è ritrovata coesa più che mai, con tutti i suoi giovanissimi grintosi ma anche intelligentemente insieme, convinti che è possibile fare non solo bella figura ma anche e soprattutto confermarsi squadra”. Il tutto quasi miracolosamente “orga - nizzato” dal mister che oggi viene identificato nel colore amaranto della squadra, colui che ha fatto “miracoli” per amalgamare giovani e meno giovani e a far tremare anche i club più “forti”, non “più” blasonati perché la Bovalinese, ufficialmente, c'è dal 1928 quando si aggiudicò l'ingresso nel Campionato Nazionale di II Divisione. Giovanni Ferrigno, il presidente, guarda avanti, certamente con i problemi che ha una squadra di Eccellenza ed al peso di chi deve “gover - narla”. C'è, ed è sempre presente, il pubblico che incita i ragazzi, applaude e soffre, punta i piedi e s'arrovella quando le cose non vanno nel verso giusto, ma un pubblico nobile, sempre al proprio posto, nel rispetto della squadra e della tifoseria ospite. E' c'è infine la stampa che ogni domenica e con qualunque tempo fa il proprio dovere forse con qualche “carezza” per i colori di casa, che poi diventano carezze per i giovanissimi, quelli che ci mettono il cuore ed entusiasmano gli spettatori, quelli che vogliono giocare al calcio, che sperano di poter volare più in alto. A loro, principalmente, l'augurio di un anno meraviglioso di successi e di affermazioni e la raccomandazione di essere severi con se stessi ma rispettosi degli altri colleghi. nese. Intanto la squadra sta preparando meticolosamente la prossima partita di campionato. L’obiettivo dell’undici caro al presidente Ferrigno è quello di risalire in graduatoria per ripagare la tifoseria che segue con attenzione le partite.

tratto dal Quotidiano della Calabria

 

nella foto Pelle estremo difensore amaranto