riceviamo e pubblichiamo

“A. C. D. Città Amantea1927”

 

          

Oggetto: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE F.I.G.C. – LEGA NAZIONALE DILETTANTI - COMITATO REGIONALE CALABRIA, SAVERIO MIRARCHI -

 

Ill.mo Presidente,

mi rivolgo a Lei prendendo spunto da una Sua intervista pubblicata su Calabria Ora nel mese di Luglio u.s., nella quale, Lei, cautamente ottimista, manifestava preoccupazioni per la crisi economica e, quindi, le probabili difficoltà delle squadre di iscriversi al campionato dilettantistico; faceva presente, altresì, le previsioni del nuovo Regolamento in merito all’utilizzazione di un under in più in pianta stabile nella formazione titolare, evidenziando che tale iniziativa, nasce, appunto, “per distinguerci portando avanti nuove idee”, quindi, “le società devono insistere sui giovani e formarli a dovere”.

Bene, idee pienamente condivise e, perfettamente coincidenti con le nostre, infatti, la società Calcio “A. C. D. Città Amantea1927”, che mi pregio di rappresentare, è composta da persone che, per il bene della propria città, intendono portare avanti un progetto, condiviso da tutta la dirigenza, basato su principi di socialità, sulla crescita agonistica dei giovani, riscoprendo il ruolo importantissimo del settore giovanile, che, senza alcun dubbio, deve rappresentare l’opera fondale, imprescindibile, della società calcistica e, quindi, il primo punto di partenza; aggiungo, inoltre, con orgoglio, che questa società sportiva è stata già insignita con la targa del premio disciplina per l’anno calcistico 2009-2010, nonostante la squadra, nello stesso anno, sia retrocessa.

Ciò premesso, mi consenta di riaffermare che, tali idee, possono essere attuate a condizione che, i primi ad essere “formati” sono i dirigenti di lega e delle varie società, i quali, rappresentano, senza alcun dubbio, i responsabili per le scelte di tutte le necessarie figure professionali, che vengono impiegate, puntualmente, per lo svolgimento di tale sport..

Tuttavia, nonostante la condivisione dei sopraelencati buoni principi, ribadendo le richiamate responsabilità, mi duole rappresentarle, che, l’arbitraggio della terna capeggiata dal sig Mancuso di Vibo Valentia per la disputa dell’incontro di calcio Amantea – San Lucido, avvenuto in data 06/01/2011, ha prodotto, sicuramente, a parere dello scrivente, atteggiamenti di abbruttimento sportivo, mancanza di umiltà, vera e propria incompetenza, che evidenziano ambizioni ed interessi di altro genere, offendono lo sport e, soprattutto, vanificano tutti gli sforzi profusi, quotidianamente, dalle vere società  sportive.

Infatti, l’arroganza, il linguaggio ed i modi sgarbati dall’arbitro nei confronti dei giocatori, l’indifferenza mostrata dal guardalinea, alle educate rimostranze da parte dello scrivente, presente in panchina, sono state le prove inconfutabili di quanto sopra lamentato.

In conclusione, l’ingiusto arbitraggio del sig. Mancuso di Vibo V. ha determinato quanto segue:

-    espulsione di un calciatore dell’Amantea, unicamente, perché, rivolgendosi all’arbitro, chiedeva regolare chiarimento sull’ennesima punizione, per tutta risposta, veniva esibito il definitivo cartellino rosso per l’atleta;

-    tensione costante tra i calciatori durante l’intera gara.

Inoltre, a seguito delle verbalizzazioni finali della terna arbitrale, certamente contestabili ed inattendibili, il Giudice sportivo territoriale, nella seduta del 07/01/2011, ha ritenuto disporre le seguenti sanzioni disciplinari:

-    squalifica, fino al 19/01/2011, all’allenatore dell’Amantea Tonino Aceto, mai redarguito dall’arbitro stesso;

-    squalifica, per due gare, al portiere under Marino Matteo dell’Amantea, anche lui mai redarguito dall’arbitro Mancuso.

Le motivazioni apparse sul comunicato N° 81 del 07/01/2011, che hanno determinato le anzidette penalità, sono scaturite, certamente, da infondate decisioni arbitrarie, le quali, come tali, sono da ritenersi ingiuste ed umilianti sia per i diretti interessati che per la società medesima.

Auspicando che queste mie esternazioni vengano intese, unicamente, come salvaguardia di quei principi sopra richiamati e condivisi, si porgono distinti saluti.

     AMANTEA 10/01/2011                                                                    

 

                                                                                                    IL PRESIDENTE:

                                                                                                 GIANFRANCO NESI