ARSENAL TREBISACCE (4-3-3): La Banca V. 7;Barone 6.5, Liguori 6.5, Bellitti 7, Armentano 6.5 (dal 25’st Dursi sv); Lista 6.5, Pignanelli 7, Mundo 7.5; La Banca S. 6.5 (dal 38’st Ghazy sv), Forte 8, Partepilo 7 (dal 32’st Rusciani sv). In panchina: Bevilacqua, La Polla, Scarpino, Lofrano. Allenatore: Rusciani 7

POLISTENA (4-4-2): Misale 6.5; Tramontana 5.5, Papalia 5.5 (dal 19’st Guerrisi 6), Rovere 5.5, Galatà A. 5.5; Ursu 6, Sorace 6, Politanò 5.5, Buzzai 6.5; Varamo 6, D’Agostino 5. In panchina: Galatà P., Vecchiè, Neri, Vizzari, Policriti, Hutu. Allenatore: Sorace 5.5

ARBITRO: Fabiano di Catanzaro 6.5 (Cantafio e Torchia di Lamezia Terme)

MARCATORI: 40’pt Mundo; 16’st e 20’st Forte

NOTE: espulsi al 37’st D’Agostino (P) ed al 45’st Politanò (P), entrambi per doppia ammonizione. Ammoniti Buzzai (P),Bellitti (T), Politanò (P), Papalia (P), D’Agostino (P), Dursi (T). Spettatori 300 circa ( 150 di fede giallorossa ed un centinaio provenienti da Polistena). Angoli 6-7. Recupero: 2’pt e 4’st

Va all’Arsenal Trebisacce l’edizione 2010-11 della Coppa Calabria riservata alle formazioni calabresi di Prima Categoria e svoltasi sul da poco inaugurato fondo sintetico del “Rocco Riga”, con la preziosa collaborazione della società Promosport Lamezia Terme. I giallorossi dell’alto Ionio cosentino si sono aggiudicati con merito il loro primo storico trofeo ai danni di un Polistena che dopo un promettente avvio di gara, a partire dalla mezzora del primo tempo si è progressivamente spento lasciando campo libero ai cosentini, seguiti a Lamezia da circa 150 coreografici e rumorosi tifosi.
Prima del calcio d’inizio vi è stato il saluto alle due squadre del Prefetto di Catanzaro, Reppucci, nonché, in veste di “padroni di casa”, del primo cittadino di Lamezia Terme, Gianni Speranza, accompagnato dall’Assessore Comunale allo Sport, Piccioni. A rappresentare istituzionalmente le compagini che si sono contese il trofeo , il sindaco di Trebisacce, Mariano Bianchi, ed il vice-sindaco di Polistena.
Come detto, il match iniziava all’insegna dell’equilibrio tant’è che per annotare la prima conclusione degna di nota bisogna attendere il 9’ allorquando una parabola dalla distanza del rumeno Ursu sfiora l’incrocio. La replica arriva poco dopo con Lista che dal limite non riesce a dare la giusta forza al tiro. L’Arsenal inizia a poco a poco a prendere il sopravvento nel gioco palla a terra con l’esterno Mundo sempre più intraprendente. Così dopo una sua sponda per l’acrobazia di Partepilo di poco fuori, al 24’ il numero otto giallorosso si produce in una poderosa sgroppata sulla destra, entra in area e serve una palla al centro, da spingere soltanto in porta, ma nessuno dei compagni si fa trovare sulla traiettoria. Dopo un’altra conclusione a fil di palo di Partepilo, i rossoverdi si riaffacciano minacciosamente dalle parti di La Banca V., bravo a volare e deviare in corner una punizione di Politanò; sugli sviluppi del successivo tiro d’angolo è poi Buzzai a lambire il palo con un insidioso diagonale. Passano 10’ ed è però il Trebisacce a passare. Partepilo vince un rimpallo sulla trequarti, avanza e verticalizza in area per l’accorrente Mundo che dribbla Misale e insacca.
Nella ripresa ci si aspetta una reazione dei pianigiani ed invece la squadra della presidentessa Elirosa Gatto diventa padrona del campo. Dapprima Misale è costretto in due occasioni a superarsi su Forte, quindi, immediatamente dopo un colpo di testa di poco fuori di Buzzai, lo stesso centravanti cosentino, lanciato dalle retrovie, s’invola e scavalca con un colpo sotto l’estremo avversario per il raddoppio. Il solito Buzzai prova vanamente a suonare la sveglia ai suoi con un bolide dalla distanza respinto splendidamente in volo da La Banca V.. A distanza di 4’ Forte concede il bis. Su lungo rinvio del proprio portiere, approfitta di un errato disimpegno aereo di Politanò ed insacca il definitivo 3-0 con un’imparabile botta al volo dal vertice dell’area piccola. A questo punto la gara, eccezion fatta per altri tre pregevoli interventi di Misale, su Partepilo e punizione dell’allenatore-giocatore Rusciani, ed uno spunto del rumeno Ursu, che non inquadra lo specchio dopo aver saltato anche il portiere avversario, non offre più emozioni, con il Polistena che addirittura conclude in nove per via del secondo giallo accumulato, da D’Agostino e Politanò. Al triplice fischio del signor Fabiano, può quindi esplodere la gioia, in campo e sugli spalti, di squadra, dirigenza e tifosi giallorossi.

Ferdinando Gaetano

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