Ma in Calabria e' veramente calcio malato ?
Ma in Calabria e' veramente calcio malato ?

Leggendo l’ultimo comunicato ufficiale del Comitato Regionale Calabria della F.I.G.C, il n.107, è bellissimo leggere e cercare di interpretare alcune cosette che di calcio e di sport in generale, hanno poco a che fare. Seguiamo l’ordine: si parte dal torneo di Eccellenza. Qui il Giudice Sportivo ha comminato un’ammenda di  € 200,00 alla capolista Nuova Gioiese per la presenza abusiva di almeno (tre) persone nel campo per destinazione, nonché, ed è questa la curiosità, per condotta ostruzionistica da parte dei  componenti la panchina della società ospitante, che ritardavano la ripresa della gara per mancanza di palloni. Incredibile. Si tenga presente pure che il giudice sportivo ha tenuto conto del fattivo comportamento del capitano della Nuova Gioiese, Taverniti, a cui, è doveroso rivolgere un encomio pubblico. Lo spettatore, diciamo noi, paga il biglietto per assistere ad uno “spettacolo” e questo gli addetti ai lavori lo dovrebbero sempre ricordare. Non vorremmo essere imprecisi, ma riteniamo che la Nuova Gioiese abbia voluto rendere pan per focaccia relativamente al  medesimo atteggiamento ostruzionistico ricevuto nella gara d’andata ,allorquando,  a Siderno, dopo la fulminea espulsione di Carabetta, i bianco-azzurri cercarono in tutte le maniere di speculare su risultato . Passiamo al Guardavalle che ha avuto € 200,00 di ammenda per presenza di persone estranee (addirittura una ventina) nei pressi degli spogliatoi della squadra ospitata a fine gara e per inadeguata sistemazione degli spogliatoi ( mancanza acqua calda). In pieno inverno, con i giocatori stremati  dallo sforzo, sudatissimi e pieni di fango, immaginate voi. Il risultato della gara tra Paolana ed Acri non è stato omologato dal giudice sportivo per la denuncia del calciatore Riolo Alessandro della società Acri calcio che, a suo dire, è stato aggredito nel corso del match. Gli atti per la decisione finale sono stati trasmessi alla Procura Federale. 
In Promozione girone B la gara tra Gallicese e Real Catanzaro non si è disputata per  la mancata presentazione nei  termini regolamentari da parte della società Real Catanzaro che ora subirà la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0 – 3, un  punto in meno in classifica ed € 500,00 di ammenda per prima rinuncia.  Arriviamo al top con i 500,00 € di ammenda, 3 punti di penalizzazione in classifica ed una gara “a Porte Chiuse” per il Polistena. Queste le motivazioni: “ per avere, le persone addette al cancello d'ingresso dell'impianto sportivo all'atto di entrata dei giocatori e dei dirigenti della squadra  ospitata costretto gli stessi ad entrare uno alla volta ed avere aggredito ognuno di essi colpendoli con schiaffi e calci rivolgendo loro anche gravi minacce; per avere gli stessi addetti rivolto frasi offensive e minacciose nei confronti del Commissario di Campo  intervenuto per sedare gli animi; per aver uno di tali addetti afferrato dal petto e colpito con una testata l’allenatore della squadra  ospitata; per avere ancora alcuni propri sostenitori durante la gara tenuto un comportamento minaccioso nei confronti dei calciatori  avversari e aver tentato di aggredire in tribuna i dirigenti della squadra ospitata (rapporto commissario di campo).  Ogni commento appare superfluo. Ed ancora € 200,00 di ammenda poi per il Montepaone  Calcio per comportamento offensivo nei confronti dell'arbitro da parte dei sostenitori della squadra nonchè per inadeguata sistemazione dello spogliatoio arbitrale (mancanza di acqua calda). Siamo al torneo di Prima Categoria, dove la gara tra AcciarelCampese e la capolista BenestarNatilese è stata sospesa per rissa, ed il risultato non è stato omologato dal Giudice Sportivo che ha rimandato la decisione finale per le prossime settimane. Alla marcatura del calciatore Mammoliti Giuseppe della BenestarNatilese, squalificato per questo con sei giornate, lo stesso atleta, si legge nel comunicato, esultava con gesti anti-sportivi nei confronti dei sostenitori della società avversaria  determinando così episodi di intemperanza e violenza, nonchè per comportamento offensivo nei confronti di sostenitori della società avversaria. Per la stessa gara sono stati comminati tre turni di stop per Crupi Mario dell’AcciarelCampese perché colpiva un avversario con un calcio e spintonava violentemente alcuni giocatori avversari.  E potremmo continuare all’infinito citando ancora tanti, ma tanti episodi, che siamo costretti a registrare ogni domenica nei tornei amatoriali, addirittura in terza categoria, oppure nei campionati giovanili dove sempre più spesso sono i genitori sulle tribune a litigare tra di loro per l’ingiustizia subita in campo dal figlio. Amiamo lo sport, ed il calcio in particolare, ma gradiremmo che questa disciplina fosse sinonimo di “amicizia” e di “pace” e non di comportamenti “incivili e rozzi”.

 


di Antonio Tassone fonte la Riviera on line