Cataldo Montesanto: "Rossanese scorretta"
Cataldo Montesanto: "Rossanese scorretta"

Sembrava finita qualche tempo fa la telenovela Cataldo Montesanto, il forte centrocampista ex Napoli, prima dato per ufficiale al Torretta e poi subito dopo alla Rossanese, oggi pare sia nuovamente sul mercato, in quanto con la società del presidente De Caro non sarebbe stato raggiunto alcun accordo. Per conferme sul caso abbiamo sentito lo stesso calciatore, che spiega quello che è successo in questa lunga estate di calcio mercato: “E’ successo che avevo già trovato l’accordo col Torretta, società seria e ambiziosa, poi ad un certo punto è arrivata la Rossanese, sono venuti a prendermi quasi fino a casa, mi hanno promesso tante cose, un offerta irrinunciabile, cosi ho deciso di accettare in un primo momento” Poi invece nessuno ha più parlato di te, come mai: “Poi nulla, quell’offerta è stata dimezzata, io ho accettato per andare incontro alla società, loro però continuavano a rinviare gli incontri con me, mi dicevano sempre ci vediamo domani, poi prima di ferragosto mi hanno detto ci vediamo dopo ferragosto, li ho capito che dopo anni trascorsi in società di un certo livello non potevo farmi prendere in giro dalla Rossanese e dai sui dirigenti e ho deciso di non presentarmi più”. Peccato quindi non aver accettato subito l’offerta del Torretta: “Mi spiace soprattutto per questo, li la società era seria, avevamo deciso tutto con una stretta di mano, così come ho fatto con la Rossanese, per me una stretta di mano vale più di una carta firmata, a quanto pare però non è stato così per loro, si sono mostrati poco seri, una piazza come Rossano merita di meglio”. Dunque ora sei svincolato, che futuro ti aspetta? “A dire il vero, dopo anni trascorsi in giro per l’Italia, ero tornato in Calabria per riposarmi e dire addio al calcio, poi prima Torretta e poi Rossanese mi hanno stuzzicato e così ho deciso di rimettermi in gioco. Ora è andata così, al momento non cerco nulla, però se dovesse arrivare qualcosa di serio potrei prenderla in considerazione”. Facciamo un salto indietro nel tuo passato, tanti anni ricchi di soddisfazioni, qual è stata la tua esperienza più bella: “Diciamo che sono stato bene da per tutto, però per forza di cose non posso non citare Napoli, squadra nella quale ho indossato sia fascia di capitano che maglia numero 10, poi di pari passo mi resta l’esperienza ad Ascoli. Portare queste due grandi società dalla C alla serie A è stata un esperienza unica che mi porterà sempre nel cuore”.