San Lucido e Guardavalle fanno 1-1 nel fango
San Lucido e Guardavalle fanno 1-1 nel fango

San Lucido – Guardavalle 1 - 1

SAN LUCIDO: Catanzariti, Fiore, De Luca fr., Colombo, Pepe, De Pantis, De Luca Ros.(5’2t Raimondo), Amendola Andr(30’st Andriani), Calvano(12’st Munno), Amendola Ben., De Luca Giuseppe. Pierri, Filippo, Siciliano. All.: Andrea Marino

GUARDAVALLE: Simonetta, Cimino, Lizzi(1’stKamergi), Viscome, Lombardo, Certomà, Papaleo, Screnci(10’st Riitano II), Dorato(23’st Andreatti), Riitano, Iervasi. In panchina: Maiolo, Ranieri, Romeo, Cavalcabue. All.: Gregorace.

ARBITRO: sig. Milone di Taurianova

MARCATORI: 11’pt Amendola Ben., (s.lucido), 13’pt Screnci (guard)

Tra San Lucido e Guardavalle sono andati in scena 90’ minuti a doppia lettura. Non commentiamo oltre modo un campo da gioco in condizioni disastrose, le piogge dei giorni scorsi, la partita di prima categoria di sabato, i numerosi allenamenti settimanali rendono il Pasquale Provenzano, qualcosa di inguardabile ingiudicabile e molto vicino ai migliori terreni della nostra Sila dove vengono piantate e raccolte le patate migliori della nostra regione. Definirlo rettangolo di gioco offende i più dignitosi colleghi di reparto. 

LA GARA. Dieci minuti di calcio vero, i padroni di casa ben disposti aggrediscono, organizzano, corrono sulle fasce ed il filtro a centrocampo funziona bene con Marco Colombo che lega bene tra difesa e mediana, sostenuto oggi da un altrettanto lucido De Pantis. Ed è proprio la pressione a mezzo campo che costringe all’errore due ragazzi del Guardavalle, oggi in casacca stile Celtic Glasgow bianco verde, Benito Amendola ne approfitta 40 metri palla al piede e dal vertice sinistro dell’area batte un incolpevole Simonetta. Entusiasmo che due poco più di due giri di lancette. Infatti dai 20 metri Screnci lascia partire un fendente che tra pozzanghera ed un’indecisione di Catanzariti porta il Guardavalle sull’1 a 1. Siamo al minuto 15 del primo tempo. La prima frazione scivola via senza altri colpi di scena e senza occasioni da una parte e dall’altra. Ma è il secondo tempo che mostra il lato peggiore dello sport, di una partita, di una competizione, di questa partita. 49 minuti compresi 4 di recupero di assoluto non gioco, una sequenza di passaggi e passagini degni delle prime tre lezioni di manuale del calcio per gli esordienti, un vento strano pesante e noioso che è calato su una bellissima giornata di sole. Imbarazzo e convinzione particolare di chi assisteva alla gara. Molto possesso palla degli ospiti, un palo esterno scheggiato da Amendola, un intervento di Catanzariti. Poco, troppo poco per giustificare quello che è andato in scena nei secondi 45 minuti al Provenzano. Definizione di sport, di gioco di valori e avversario da rispettare è ben altro rispetto quello a cui il pubblico mormorante è stato costretto ad assistere.