Bovalinese: a Polistena l'ultimo atto della stagione
Bovalinese: a Polistena l'ultimo atto della stagione

La Bovalinese è pronta per l’ultimo atto della stagione, quello più importante, che potrebbe regalare una salvezza che fino a qualche settimana fa appariva come un miraggio. Troppi incidenti di percorso in questa stagione, compromessa da qualche scelta sbagliata e anche da una buona dose di sfortuna. Nell’ultimo turno però mister Megna e la dirigenza amaranto hanno visto concretizzata l’opportunità dei play out con quel punto ottenuto a Villa San Giovanni che apre uno spiraglio sulla permanenza in Promozione. Ci si giocherà tutto a Polistena ultima tappa del campionato targato 2013-2014. Nel frattempo ieri al “Cartisano” l’ultimo allenamento della stagione, che chiude una settimana di lavoro intenso che ha visto gli amaranto affiatati, concentrati e pronti alla delicata gara che li attende domenica. Abbiamo incontrato il Presidente Serranò ed il vice Franco Seminara a margine della seduta di allenamento di ieri, entrambi sono apparsi fiduciosi e comunque sereni. “La squadra è abbastanza carica e determinata, - ha dichiarato Serranò - ha lavorato bene durante la settimana, siamo in formazione completa e senza defezioni, ed il mister avrà la possibilità di scegliere. La partita di Polistena chiaramente è una gara importantissima per l’esito della stagione. Onestamente ad inizio campionato non mi aspettavo di dover arrivare ai play out per salvare la squadra, abbiamo lottato e lavorato per salvarla evitando questa lotteria e non è stato possibile per una serie di circostanze, spesso si è messa di mezzo la sfortuna. – Serranò continua nella sua analisi della stagione che volge al termine - Si sa che durante l’anno quando si cambia non sempre si riesce pienamente a fare quello che si vuole, però complessivamente sono soddisfatto, ringrazio i tecnici che sono stati a Bovalino, Megna in particolare che ha portato la squadra alla fine del campionato, un grazie va a tutti i calciatori che hanno vestito la maglia della Bovalinese e che si sono resi disponibili durante l’arco della stagione, un grazie ai tifosi che ci sono stati vicino nonostante la difficoltà della squadra, devo dire che ho girato i campi di Promozione e la Bovalinese rimane la squadra che forse ha al seguito più tifosi.” Poi il pensiero va all’avversario “con il Polistena abbiamo perso in casa, in quel momento eravamo in forte difficoltà, e quella non la reputo una gara che possa fare testo. A Bocale  (campo neutro dove si è giocata la gara di ritorno, ndr),  a parte il fatto che non eravamo al completo, anche in quella partita non siamo stati inferiori al Polistena. Se il Polistena è quello e considerando che noi siamo anche superiori rispetto ad allora quando ci mancavano pezzi importanti, ritengo che è una partita che ci possiamo giocare alla grande”. Una gara che la Bovalinese deve giocare solo per vincere e Serranò lo sa bene “Si deve giocare per un solo risultato, ed è vero che fuori casa non abbiamo mai vinto, domenica potrebbe essere la volta buona, noi abbiamo dimostrato durante l’anno di potercela sempre giocare con tutte, poi una serie di circostanze non hanno mai fatto arrivare i risultati, ma infondo la squadra c’è sempre stata”. L’appello va anche ai tifosi “Ci auguriamo di avere al seguito più tifosi possibili , siamo sicuri che se la squadra sentirà la loro vicinanza darà più del massimo”. In Promozione o in Prima Categoria il futuro della Bovalinese non ha incognite ma progetti chiari “abbiamo avuto già modo di dire che sia io che Franco Seminara e Ciccio Costastabile ci saremo anche l’anno prossimo, - ci spiega Serranò - se dovessimo scendere in Prima Categoria ci attrezzeremo per riportarla in Promozione, se rimarremo in Promozione sicuramente faremo delle grandi cose. Abbiamo già le adesioni di altre persone, imprenditori e professionisti che entreranno a far parte della società e quindi daranno una spinta ulteriore”. Dello stesso parere il vice Franco Seminara che puntualizza “Bisogna fare una società solida allargandola nel gruppo e mi dispiace che qualcuno abbia detto che noi ci siamo chiusi a riccio e non ci siamo aperti a nuovi ingressi, noi abbiamo cercato persone che volessero inserirsi ma a Bovalino non c’è stato nessuno o quasi nessuno, che abbia voluto farlo. Grande adesione della cittadinanza, però purtroppo imprenditori professionisti che hanno voluto impegnarsi in prima persona non ci sono stati, la crisi economica probabilmente ha contribuito a non permettere agli imprenditori a fare i giusti passi, ma tant’è”. Continua poi Serranò “Difficoltà di natura economica ci sono state e sicuramente ci saranno visto il momento difficile che sta attraversando la nostra economia, ci è dispiaciuto tanto non trovare uno sponsor principale a Bovalino, anche se quasi tutte le attività commerciali hanno contribuito nel limite delle loro possibilità, non è una critica bensì uno stimolo, vorrei anche ci fosse uno sponsor importante su Bovalino, perché la Bovalinese è di Bovalino. Noi ci auguriamo che si possa confermare la categoria ed andare avanti, la Bovalinese non è ne di Seminara ne di Serranò, ne di Costabile, la Bovalinese è di Bovalino, noi siamo qui per dare il nostro contributo uno, due, tre anni,  poi ci faremo da parte, adesso che abbiamo preso la società non c’è la sentiamo di abbandonarla l’anno prossimo, sia in caso di permanenza tanto meno in caso di retrocessione. – Poi prosegue poi con i ringraziamenti - “voglio ringraziare tutti gli sponsor come il Casale Li Monaci che ci è stato vicino e ci sarà vicino, come anche gli sponsor minori e tutti gli inserzionisti del “Cartisano”. Un ringraziamento particolare all’Assessore allo sport Sergio Delfino che è stato sempre disponibile anche economicamente. E’ vero che dal punto di vista dell’organizzazione siamo stati solo in tre, però bisogna ringraziare anche tante persone che ci sono state vicino, come i factotum Peppe Ambrogio e Gianni Marando che sono stati fantastici, abbiamo contato sempre su Peppe Cartisano nelle trasferte, il suo sostegno non è mancato mai, come quello di Eliseo Placanica e di Brizzi. Non vogliamo dare l’impressione di una società abbandonata a se stessa ma è chiaro che serve una mano in più, serve un gruppo di lavoro allargato, perché da soli non c’è la possiamo fare ne in termini di tempo ne economici. “