AUDACE ROSSANESE: "A S.LUCIDO SUBITA UN’AGGRESSIONE"
AUDACE ROSSANESE: "A S.LUCIDO SUBITA UN’AGGRESSIONE"

finale di gara accesso, san lucido audace rossaneseDopo l’inqualificabile pagina di cronaca nera non certo di sport, scritta domenica al Provenzano di San Lucido a termine dell’incontro di “calcio” tra i padroni di casa e l’Audace Rossanese, il presidente della formazione jonica diffonde un comunicato stampa esprimendo amarezza massima e un pizzico di rabbia per il trattamento ricevuto.

“Noi dell’Audace Rossanese, è scritto nella nota, vogliamo protestare per il trattamento vergognoso ricevuto a San Lucido, sia dai giocatori rosso blu, sia dal dirigente De Rose Gianluca, domenica addetto all’arbitro, subendo una vera caccia all’uomo spietata ed in particolare verso i nostri calciatori Monteiro Rafael e Sorrentino Ciro i quali hanno subito le conseguenze più gravi. Inoltre anche un nostro ragazzo della juniores preso a schiaffi da un altro dirigente della stessa società ospitante.

Monteiro è stato oggetto per tutta la partita di frasi tollerate dal direttore di gara e dopo l’ennesimo fallo da parte del Simone Spada che veniva espulso, lo stesso Spada minacciava l’arbitro chiedendo il rosso per il nostro giocatore. Arbitro intimorito per 90’ minuti estraeva il cartellino rosso proprio ad indirizzo di Monteiro. Contestualmente un altro nostro giocatore Ciro Sorrentino intervenendo a difesa di Monteiro, veniva circondato da calciatori avversari e dirigente di cui sopra buttato per terra subendo vigliaccamente calci in più parti del corpo.

Nello specifico autori di tale azione vigliacca mi riferisco al n°8 Marco Colombo, il n° 6 Pietro De Rose figlio dell’addetto all’arbitro e dirigente Gianluca, che hanno causato traumi al Sorrentino. Solo grazie all’intervento di mister Curcio il nostro Monteiro evitava guai peggiori, inseguito per tutto il campo; a Curcio il più sentito ringraziamento, che ha accompagnato negli spogliatoi il nostro tesserato, il tutto sotto gli occhi del direttore di gara che espelleva i due giocatori di casa decretando la fine dell’incontro senza far concludere i tre minuti di recupero decretati prima dell’aggressione”.