Gioia Tauro - Lo avevano visto partire con una valigia carica di sogni, passare da un viola (della mitica A.C. Gioiese) ad un altro (la Fiorentina), sicuri che la stoffa e le doti tecniche avrebbero portato quel centrocampista davvero lontano. Effettivamente, Giuseppe Babuscia ne ha fatta di strada, da quella stagione 94/95, in cui si mise in evidenza, disputando un campionato di serie D stratosferico, in riva al Petrace. La compagine gigliata con l’esordio in Coppa Italia, poi, schiude una carriera che porterà Babuscia a girare i campi di mezz’Italia, indossando maglie blasonate quali, Catanzaro, Messina, Giugliano, Terzigno, Castrovillari, Ischia, Capri, Angri maturando tanta esperienza in serie C e D. Poi il lento riavvicinamento verso casa;
Rosarno, Praia, Hinterreggio ne saggiano le doti ma nella mente di Babuscia resta sempre quel chiodo fisso, quel colore divenuto ormai seconda pelle, il viola. Certo l’A.C. Gioiese non c’è più e nessuno potrà mai scalfirne la leggenda, c’è, però la Nuova Gioiese che resuscita quel colore tanto amato e riaccende la passione di quel centrocampista dai piedi fatati che a Firenze faceva accomodare in panchina un certo Vigiani. Questo matrimonio s’è fatto, nonostante in tanti stentavano a crederci e determinante è stata la presenza di Graziano Nocera, che ne conosce bene pregi e difetti. Sentiamo allora il commento dell’entusiasta mediano subito dopo la presentazione ufficiale. Babuscia ritorni a giocare a Gioia dopo 13 anni, quali emozioni? Provo grande piacere nel ritornare a giocare per la squadra della mia città, sono molto entusiasta e non vedo l’ora di cominciare. Hai ricevuto offerte anche dalla D, cosa ti ha convinto ad accettare la N. Gioiese? Mi ha convinto la serietà della dirigenza, in primis il presidente Rombolà e, poi, i programmi ambiziosi della stessa. Cosa manca all’organico sinora composto dall’entourage viola per poter essere vincente? Il mister ha sicuramente allestito una buona squadra, in sede di ritiro si vedrà se manca ancora qualcosa. Ti senti di promettere qualcosa ai tifosi, dove può arrivare la N. Gioiese con Babuscia? Non mi piace fare proclami, sono qui per arrivare più lontano possibile con questa squadra e posso solo garantire impegno e professionalità. L‘unica promessa che voglio mantenere è quella fatta ad un grande amico che, purtroppo, non c’è più, Maurizio Frisina. A lui ho promesso di tornare ad indossare il colore che aveva nel cuore e contribuire a far ritornare grande il calcio a Gioia Tauro.