ROCCELLA JONICA – “Rigorosamente” battuto. Una beffa. Forse una ingiustizia il risultato finale. Rimane, malgrado la sconfitta, la buona prova offerta dall’undici allenato da Gaetano Mazzone sul campo del Bagaladi. Dimostra autorevolezza e anche personalità il team del patron Achille Giannitti contro una squadra costruita per vincere i campionato. Manca di incisività in attacco, dove è necessario un elemento di peso in grado di concretizzare l’enorme mole di lavoro di Maida, ma tiene in difesa dove ha giocatori con grande personalità. Certo, c’è il rammarico per avere subito due reti su due penalty discutibili, e anche per la doppia ammonizione rimediata dal “metronomo” della squadra Mammolenti, elemento fondamentale per gli schemi amaranto, che ha costretto il Roccella a giocare in dieci per un’ora di gioco. «Fa rabbia perdere così - dice Gaetano Mazzone - perché avevamo adottato le giuste precauzioni contro una grande squadra. Sapevamo che era molto difficile fare risultato ma l’obiettivo era a portata di mano». Il trainer amaranto è rammaricato per i due rigori concessi dall’arbitro. «Già uno mi sembrava eccessivo, ma due sono davvero troppi». E sull’espulsione di Mammolenti? «E’ stato ingenuo il calciatore». Il ds Nino Licandro non ha digerito l’ar - bitraggio del signor Cundò. «Ci ha tolto quello che in campo meritavamo».