La cavalcata solitaria (a punteggio pieno) di Mamertresilicese e Cremissa, la rincorsa sempre più convincente del San Marco, il ritorno prepotente della Bagnarese, la marcia spedita del San Mauro Marchesato e del Montepaone, la prima volta della Silana. Sono tanti gli spunti di riflessione al termine delle prime cinque giornate del torneo di Prima Categoria, così come i personaggi che stanno già caratterizzando questo inizio di stagione. Sta riuscendo la scommessa di Mastromarco sulla panchina del Cremissa, squadra incompiuta lo scorso anno e capace quest’anno di mettere in fila (almeno fino a questo momento) tutti gli avversari. Domenica prossima la sfida verità sul terreno di gioco di Taverna di Montalto contro i padroni di casa del Jordan. Ma quest’anno sembra essere l’annata buona anche per il San Marco: non accadeva da tempo che la compagine del presidente Termine raccogliesse punti e consensi fin dalle prime battute del campionato. Si stanno componendo tutti i pezzi del puzzle San Fili per Totò Barone, tecnico di lungo corso e talmente esperto da non esaltarsi per il 5-0 di domenica scorsa. C’è da dargli ragione, considerato il grandissimo equilibrio che regna nel girone B, con il fattore campo a farla da indiscusso padrone. Anche il girone C sembra essere abbastanza equilibrato, ma la favorita d’agosto Montepaone comanda già con cinque punti di vantaggio. LIMBADI. «Mi assumo tutta la responsabilità della disfatta contro il San Luca. C’è modo e modo di perdere, noi abbiamo scelto il peggiore». Queste le parole a caldo di Pasquale Di Mundo, forse il più deluso dopo la opaca prestazione che ha costretto i suoi ragazzi a cedere l’intera posta in palio ad un non impossibile San Luca. Strano cammino quello del Limbadi: quarto posto in classifica, tre vittorie, due sconfitte e nessun pareggio, un avvio con il botto e poi segnali preoccupanti di cedimento già alla quinta giornata. Nulla di compromesso, naturalmente, ma è certamente inusuale sentire tanta amarezza nelle parole di un tecnico abituato a tutto come Di Mundo: l’an - ticipo di San Giorgio Morgeto ci dirà di che pasta è davvero fatto questo Limbadi.

Dal quotidiano della Calabria