La sua lunga militanza nelle file della squadra del luogo lunga una decade e i suoi guantoni sempre pronti a sbrogliare le difficoltà in campo l’hanno ormai eretto come un vero idolo. La sua fama di savoir faire che fa da contorno alle sue grandi gesta da vero uomo ragno ormai è conosciuta in ogni angolo della Calabria. Anche se gli anni passano, Scambia è ancora lì a difendere la causa dell’Omega Bagaladi San Lorenzo in un anno molto difficile in cui la società cerca la riscossa. Dopo poche giornate è gia avvenuto anche il cambio in panchina con l’arrivo di mister Carella, ma gli addetti ai lavori assicurano di un ambiente sano e coeso. Chiediamo all’esperto pipellet Santo Scambia come reputa l’avvio altalenante del Bagaladi: ”Tengo a precisare che dall’esonero di La Rocca sono uscito sconfitto anche io visto che la guida tecnica era stata affidata ad entrambi. Tuttavia, sono rimasto a giocare e mi sono messo al servizio del mister. Non potevo abbandonare la squadra dopo i tanti sacrifici che il presidente Maesano e l’intera società ha fatto per mantenere l’Eccellenza. Anche i miei compagni di squadra hanno capito che dobbiamo lottare tutti insieme per ottenere il nostro scudetto che si chiama salvezza”. L’estremo difensore si sofferma anche sui prossimi avversari in campionato: “ Il Corigliano a mio avviso è un’buona squadra dotata di ottimi attaccanti. L’ho vista giocare nell’ultimo test in casa dell’Hinterreggio e, prima di subire il pesante passivo, hanno retto bene il campo. Speriamo di raccogliere l’intera posta in palio”.
Durante l’intervista Scambia svela anche un importante aneddoto che sicuramente lascerà di stucco i molti appassionati del calcio dilettantistico:” Devo comunicare che dopo molti anni, alla fine di questa stagione smetterò di giocare a calcio. A volte nella vita si deve capire quando è arrivata l’ora di mettersi da parte. Il mio augurio é di finire la carriera dopo aver conquistato un’importante salvezza”.