Ormai da tempo, chi non è di Palmi si sta chiedendo chi sia realmente questo Saso Bracco attaccante della Palmese, che in questo campionato ha già messo a segno ben 6 gol, appaiandosi nelle parti alte della classifica cannonieri insieme a giocatori di spessore come il compagno di squadra Fiorino. 
Saso Bracco nato il 21 Settembre 1981, è un giocatore palmese di nascita e cittadinanza che si è affacciato nel calcio dilettantistico pochi anni or sono in modo altalenante per motivi di lavoro e anche a causa di qualche infortunio che l’aveva fermato sempre a stagioni da poco iniziate. Bracco però ha spiccato il volo durante la stagione in corso, dimostrando il suo valore tecnico e a volte anche di autentico trascinatore. Per farvi capire meglio chi sia Bracco, abbiamo preso un cafè con lui e gli abbiamo posto un paio di domande a cui il giocatore ha risposto piacevolmente, che si riportano di seguito.    
Da quanto giochi a calcio, dove hai iniziato a giocare e in quali squadre ti sei formato?
Ho iniziato a giocare a circa 7 anni nella Scuola Calcio Palmese. In questa prima squadra ho imparato l'abc del calcio, ma devo dire che i 3 anni trascorsi nelle file della Reggina mi hanno fatto apprendere tanto.
Gli anni scorsi non hai avuto lo stesso successo della stagione in corso. Pensi che questo sia dovuto al fatto che sei affiancato da giocatori molto più tecnici rispetto agli anni precedenti, oppure sei semplicemente più in forma?
Diciamo entrambi, ma metto anche il fatto di essere cresciuto e maturato  calcisticamente.
E' noto ormai, che la Palmese è ancora alla ricerca di un'altro attaccante di spessore da affiancare a Fiorino. Come stai vivendo questa cosa?
Con molta tranquillità, le mie prestazioni sono agli occhi di tutti ma potrebbe anche essere che venga qualcuno a fare panchina a me e Mimmo, però se verrà qualcuno più bravo di me mi toglierò il cappello cedendogli il mio posto. Alla fine, è anche un mio interesse che la Palmese raggiunga risultati sempre migliori.
Nelle 17 giornate fin qui giocate, considerando le tue assenze per infortunio e le volte che non sei entrato in campo, hai una media di un gol ogni 2 partite giocate. Pensi di aver raggiunto un traguardo o di poter fare ancora di più?
Non penso di volermi fermare sul più bello, ci sono ancora 13 giornate ed è normale che aspiro a molto di più. Poi tutto è direttamente proporzionale a quanto giocherò.
Dopo aver visto tutte le squadre nel girone di andata, quali pensi che siano le potenzialità della Palmese rispetto alle altre?
Sono convinto che la palmese debba avere paura solo di se stessa, certo le altre squadre sono ben attrezzate, ma noi le abbiamo sempre affrontate senza mai essere sottomessi.
Un tuo parere su Mister Carella?
Ottimo mister, si vede che proviene dalla scuola Reggina, tatticamente e tecnicamente è molto preparato. Nello stesso tempo è una persona molto simpatica che crea tanto spirito di gruppo.
Uno o più compagni con cui hai maggior feeling nel gioco di squadra?
Non potrei sceglierne uno, farei un torto ad altri,ho feeling con tutti senza nessuno in particolare.
Un giudizio sulla società neroverde?
Semplicemente fantastica, ha salvato la palmese quando sembrava dovesse sparire ed è sempre presente. Credo che non ci siano altre società come la nostra in Calabria a questi livelli.
I tifosi nel loro sito ti hanno eletto miglior giocatore della Palmese per il girone di andata, ti aspettavi una simile riconoscenza?
Sinceramente non me l'aspettavo! Se ben ricordi gli stessi tifosi qualche anno fa hanno scritto tante frasi di senso opposto su di me. Ma si sa che il calcio è questo, si passa facilmente dalle stelle alle stalle, ma sono felicissimo di aver vinto un simile riconoscimento, anche perché avere la stima dei tifosi per me è importante. In ogni caso penso che i nostri tifosi sono dei grandi, sono sempre con noi sia nel bene che nel male, spero si continui così;
Siamo alla fine. Come ti senti di concludere questa intervista?
Ringraziando per l’attenzione concessami, sperando che ne seguano altre, perché vorrà dire che avrò fatto ancora bene.  Poi porgendo un saluto a mio fratello Giuseppe il mio più grande supporter.
 
 
di Rocco Filippone