Bella e brava. E' lei, Antonella Carrera, nata a Tropea il 30 ottobre del 1979, prima assoluta sinora del sondaggio di Stadioradio con 63 preferenze. Ventinove primavere da poco compiute, una laurea in ingegneria meccanica, la Carrera è tra i fischietti più promettenti dello scenario regionale e si distingue per la sua professionalità e competenza. Appartiene alla sezione di Vibo, nonostante viva da un pò di tempo a Cosenza, per il legame forte alle sue origini e alla sezione che in definitiva l'ha lanciata. Da tre anni nel giro del massimo campionato dilettantistico regionale, Antonella Carrera è considerata arbitro di spessore e a lei vengono spesso affidati match difficili che necessitano della bravura necessaria e del piglio giusto per essere diretti senza problemi. Abbiamo voluto capire i motivi che l'hanno indotta a sceglire questa strada e lei con la consueta cordialità ci ha concesso un pò di tempo per un'intervista. D: Come mai ha deciso di vestire gli abiti, a volte scomodi, di arbitro. In sostanza come è nata la passione? R: La passione per il calcio mi ha contagiata sin da piccola. L'assenza di squadre, abbinata al fatto che nessuna ragazza praticava questo sport, mi hanno indotto a intraprendere questa strada, l'unica all'epoca che mi permetteva di avvicinarmi ad un rettangolo di gioco. Passione che con il trascorrere degli anni è cresciuta sino a superare i limiti di un semplice hobby. D: L'ambiente nutre pregiudizi nei confronti di un arbitro donna? R: Non nascondo che inizialmente ho faticato non poco, ciò anche come conseguenza di una mentalità un pò ristretta o forse per carenza di cultura, tuttavia oggi, dopo 12 anni, mi sono abituata e le società e gli addetti ai lavori in genere accettano l'arbitro donna e la persona. D: Passiamo alla fase pratica, in campo com'è il rapporto con i giocatori? R: E' la parte più bella, l'aspetto che mi piace sottolineare perchè i calciatori mi hanno sempre giudicato per il mio compito in campo. Il rapporto che ho con loro ha facilitato il mio operato. D: Il fatto di essere anche una bella donna ha rappresentato la marcia in più? R: Mi ha aiutato molto il sorriso. Sdrammatizzare una situazione sorridendo e con la giusta dose di umiltà affermando candidamente "io ho visto così" è il modo migliore per giudicare in tutta serenità. D: Rileva differenza tra lo scorso campionato e quello attuale? R: Quest'anno regna l'equilibrio, la qualità di tante squadre è migliorato e questo rende ancora più bello e avvincente l'Eccellenza. Il divario netto , invece, lo noto tra questo campionato e quello di Promozione. D: Quali le ambizioni di Antonella Carrera? R: Ogni anno si parte con un obiettivo che può essere quello di approdare in categoria superiore o fare il maggior numero di partite possibili. La mia ambizione è quella di arrivare presto ad un campionato nazionale". E noi siamo sicuri che questo traguardo sarà tagliato. Continua così e in bocca al lupo Antonella!