La Brutium Cosenza valuta una clamorosa protesta
La Brutium Cosenza valuta una clamorosa protesta

Riceviamo e pubblichiamo:

 

 

Dopo un’altra sconfitta totalmente immeritata sentiamo l’esigenza di esprimere il nostro rammarico per l’ennesima direzione arbitrale a dir poco scandalosa. Due gol regolari annullati, un rigore per fallo di mano in area non concesso e non stiamo ad elencare tutti gli altri errori, perché sarebbero davvero troppi, ma siamo veramente stanchi della totale incapacità, incompetenza e arroganza di alcuni arbitri ed assistenti di gara come il sig. Ernesto Lepera e il sig. Salvatore Luca Converso della sezione AIA di Rossano.

 

Già dopo la prima giornata di campionato avevamo inviato agli organi competenti una lettera in cui chiedevamo attenzione nelle designazioni non solo per noi ma per per tutte le squadre che militano nel campionato di Promozione. Non è più accettabile essere usati come cavie per far fare esperienza a giovani arbitri che non sarebbero degni neanche di arbitrare una partita di pulcini. Siamo stanchi e amareggiati! Chiediamo e pretendiamo rispetto per chi come noi fa sacrifici per portare avanti un progetto di calcio pulito, per i nostri tesserati che giocano ogni partita con cuore e grinta, senza grandi rimborsi economici ma solo per passione, per i nostri tifosi e per tutti coloro che ancora credono nei valori dello sport.

 

È inconcepibile, oltre che totalmente scorretto, che un campionato venga falsato dall’inesperienza, dall’incompetenza, dall’incapacità e, forse, anche dalla malafede proprio di coloro che dovrebbero garantire il regolare svolgimento delle gare. Chiediamo a gran voce che le nostre rimostranze siano finalmente ascoltate e prese in considerazione e speriamo vivamente di non dover mai più avere a che fare con soggetti del genere. In caso contrario valuteremo ogni iniziativa utile per difendere la nostra dignità e i valori in cui, nonostante tutto, continuiamo a credere, compresa la possibilità di ritirare entrambe le squadre dai rispettivi campionati in segno di protesta