GIOIA TAURO - L'isola Capo Rizzuto perde la battaglia di Gioia Tauro contro la Nuova Gioiese ma non mollerà lapresa fino alla fine della stagione per la vittoria finale del campionato. Al di là della questione sportiva,la trasferta nella città della piana verrà ricordata per altri fatti che con lo sport non hanno niente a che vedere. Tre i punti salienti fuori dal contesto sportivo: per come recitava l'ordinanza commissariale comunale, dovevano essere in tutto 99 le persone all'interno della struttura sportiva di Gioia Tauro ed invece tra le due tribune (circa 400 persone) e soprattutto in campo con la presenza di 50 persone che erano addetti al controllo non si sa di cosa visto che anche loro hanno minacciato dall'inizio alla fine, il totale dei presenti si avvicinava a circa 500 spettatori; tre giocatori dell'Isola sono stati aggrediti da due calciatori della Nuova Gioiese nel sottopassaggio che portava dagli spogliatoi al rettangolo di gioco; in campo per tutti i novanta minuti di gioco leminacce e tant'altro hanno avuto il predominio sul calcio giocato.

"Non ci saremmo mai aspettati di dover vivere in prima persona una situazione di questo tipo - hanno commentato i due presidenti dell'Isola Capo Rizzuto, Notaro e Bruno - a Isola la Nuova Gioiese è stata ospitata in tutti i sensi, ha vinto lapartita ed ètornata a casa senza nessun problema. Noi invece siamo stati trattati in malo modo dall'inizio alla fine ma quello che ci fa più male è il fatto che un uomo di sport (come lui si definisce) abbia potuto organizzare questa situazione vergognosa. Propio così, perchè questo clima di minacce, aggressioni fisiche e verbali è stato creato ad arte dal tecnico della Nuova Gioiese Graziano Nocera e dai suoi calciatori che oggi noi chiamiamo "picciotti di giornata", visto che hanno messo in atto un vero e proprio agguato ai danni dell'Isola Capo Rizzuto. I campionati si vincono sul campo e non facendo pressioni fisiche e psicologiche sui calciatori avversari, noi il campionato lo giocheremo fino alla fine sul campo e con questo vogliamo dimenticare al più prestoi gravi fatti di Gioia Tauro che con lo sport non hanno niente a che fare".

Che dire? l'augurio è che possa dimenticarlo in fretta anche l'intera cittadinanza di Isola Capo Rizzuto, che si sente offesa e ferita da questo vile attacco subito dai suoi beniamini, anche se tutto ciò sarà molto difficile.