Forza Gianluca ! Mentre mi appresto a scrivere, stanno per giocarsi due partite decisive e da vincere ad ogni costo: Tu stai per entrare in sala operatoria, i tuoi amici stanno per entrare in campo nel recupero ad Oriolo. Scrollandosi l’emozione paralizzante di quell’ultima mezz’ora, condizionante tra l’altro l’esito finale di un incontro già acquisito, i tuoi compagni giocheranno per te. Colmeranno quel vuoto che l’assenza di un cannoniere impareggiabile è diventato profondo. La forza fisica, la determinazione saranno sul campo, il cuore sotto la luce che illuminerà il tuo arto ai chirurghi per la risoluzione del trauma.
Nei momenti difficili siamo chiamati ad essere uomini e a dimostrarlo: ieri sera ti abbiamo visto sereno e deciso a superare la prova, come se, fissando il pallone, ti appressassi ad calcio supremo di rigore, al goal, all’esultazione, all’abbraccio in un attimo inebriante di gioia. Un’atmosferera che ricercheremo sempre per esorcizzare quei freddi momenti di un pomeriggio agghiacciante. Occhi sbarrati, attoniti, increduli, di tutti, dell’arbitro, che spegnendo il suo decisionismo severo, mi dicono, balbettante in qualche momento, di avversari, pubblico e di me, chiamato a ridurre, ricomporre, quell’arto penzolante con stecche e guida di fortuna ed a cancellare quel dolore straziante. Quel “crack” di due ossa, elevatosi su ogni clamore, risuonerà per sempre alle orecchie.
Leggo vicinanza, affetto di amici, avversari, oggi vicini, in una squadra, che trascendendo undici uomini, scenderà in campo in cento o più, per sconfiggere quegli eventi di svolta, che, superando l’antagonismo sportivo ci uniscono nella solidarietà ed affetto.
Forza Gianluca ! La sfera di cuoio aspetta sul dischetto, un calcio, poi esultanza, gioia, l’abbraccio di tutti, come in tanti momenti