Il calciatore della settimana - Morano il panzer napoletano

 “Capitano mio capitano…” negli ultimi anni è diventato il simbolo indiscusso della storia del calcio rossanese, l’indolo intoccabile di tifosi e sportivi, un eroe in rossoblu, un ragazzo che con umiltà e sacrificio ha personificato, con oneri ed onori, l’animo calcistico bizantino. Stiamo parlando di Alcibiade Cipriano Morano. A Rossano è meglio noto come il “panzer napoletano”, un nomignolo che ripercorre in sintesi le sue origini, essendo nativo di Torre Annunziata, e le sue caratteristiche tecniche che lo hanno reso asso inamovibile dello scacchiere tattico della Rossanese prima e del Rossano poi. Una vera e propria arma indistruttibile che difende e regge con forza, astuzia e scaltrezza, proprio come i celebri carri armati della seconda guerra mondiale (i panzer, appunto), la difesa rossanese da ormai cinque anni. Morano è caro alla piazza di Rossano ed allo stesso tempo Rossano è cara a Morano. Il giovane difensore, classe ’84, deve proprio all’ambiente calcistico jonico la sua definitiva consacrazione professionale, dato che in questi suoi anni di permanenza  ha avuto la possibilità di crescere ed apprendere il mestieri da altri “guru” del calcio dilettantistico. Il Alcibiade Cipriano Morano, giunto allo Stefano Rizzo tra le fila della Rossanese dell’allora presidente Alfonso Guerriero nella stagione 2003/04, è cresciuto, su tutti, all’ombra di gente come Roberto De

Luca che in pratica gli ha passato il testimone e quella fascia di capitano meritatamente conquistata e degli allenatori Carmine Pugliese, Mauro Zampollini ed in ultimo Massimo Costantino, che nella stagione in corsa ha puntato, tra gli altri, proprio sull’affidabilità e la serietà dell’uomo-giocatore. Ma anche nella vita, ormai, Morano è a tutti gli effetti rossanese; grazie alla permanenza nella città di San Nilo e San Bartolomeo, in realtà, l’esperto difensore ha trovato tanti amici e la sua anima gemella, Serafina, che sposerà proprio nel Duomo dell’Achiropita il prossimo anno. A lui, intanto, va la palma di “uomo della settimana”, non tanto per l’ennesima prova superlativa messa in campo contro il Roccella, ma per la positiva costanza che in questa stagione ha avuto e dimostrato a servizio della squadra. Una stagione, questa, partita in chiaroscuro che lo ha visto più volte ed inspiegabilmente all’ombra della panchina. Ma il buon Cipriano non ha mollato, e appena chiamato in causa ha risposto con prestazioni e gol. 

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