Gioia Tauro - Mancano poche ore all’inizio di una sfida dai contorni epici e dal sapore agrodolce, un evento quasi unico per la Gioia Tauro sportiva che si prepara ad un esodo in terra lametina, dove ad attendere la carovana viola ci saranno i gemelli sambiasini, pronti a sostenere gli amici della piana. Un evento storico dicevamo, ma non del tutto nuovo, in quanto qualche sportivo di vecchia data ricorda ancora uno spareggio, risalente alla stagione 1947/48 e disputato sul manto erboso del “Comunale” di Reggio Calabria, in cui la mitica Gioiese si scontrò con L’Acquasanta Palermo al fine di mantenere il posto nell’allora Serie C. Altri tempi, altro calcio ed un’altra società che adesso ha forzatamente ceduto il posto alla “Nuova”. Un gruppo consapevole del peso che comporta quella maglia viola sulle spalle, il peso della storia e della tradizione, il peso della speranza, della voglia di vincere e ritornare su palcoscenici più adatti al blasone di questa Città. «Comunque vada sarà un successo – commenta il sicuro presidente Ferdinando Rombolà – perché siamo consapevoli di aver dato tutto in questa stagione. Abbiamo conquistato 68 punti sul campo, senza ricevere regali da nessuno, disputando tutte le partite con un grande cuore. È questa la forza della N. Gioiese, un cuore grande così, un gruppo unito che merita di vincere il campionato. Sono, però, consapevole del fatto che sia una gara secca, imprevedibile e che vivrà sugli episodi, pertanto qualunque sia il risultato finale sarò ugualmente fiero di questi giocatori». E, ad una nostra domanda su chi sia il giocatore che teme di più degli avversari, il massimo esponente del sodalizio metaurino commenta: «L’Isola è una grossa squadra, che ha fatto 68 punti come noi, dimostrando il proprio valore. Sono una compagine cinica, molto forte fisicamente, con giocatori come Rocca, Piperis o Geraldi che possono trovare un guizzo in qualsiasi momento. Penso proprio che sarà un gara tirata fino alla fine». Infine Rombolà rivolge un pensiero anche alla tifoseria che, gara dopo gara, si è innamorata di questa squadra, dimostrando un entusiasmo contagioso: «Abbiamo già venduto circa 300 biglietti in prevendita e spero che altrettanti sportivi ci seguano a Lamezia con il loro calore e la grande passione del popolo gioiese. L’aver riportato la gente allo stadio è la nostra più grande vittoria, conto di riuscire a centrare questo primo obbiettivo anche per loro».