La retrocessione non è stata digerita. In particolar modo non è andata giù a quei dirigenti che per tanti anni sono riusciti a regalare al Capo Vaticano il massimo campionato dilettantistico calabrese e numerose soddisfazioni. Da una piazza piccola, ma potenzialmente grande, sono passati calciatori e tecnici che vanno per la maggiore. Il Capo Vaticano ha vinto una coppa Italia, ha partecipato a tre edizioni dei play off ed in una circostanza ha pure sfiorato il salto in Serie D, arrendendosi soltanto dinanzi ad un’autentica corazzata qual era quella del Brindisi, affrontata nel primo turno degli spareggi per accedere alla categoria superiore. Adesso, sapere che la squadra è in Promozione è come prendere un pugno nello stomaco. Anche per uno scatto d'orgoglio, ci potrebbero essere clamorosi ritorni, per riportare il Capo Vaticano in Eccellenza. In questi giorni è stato fatto un sondaggio informativo con l'ex diesse ricadese Michele Marasco, che per motivi di lavoro si trova nella Costa degli Dei. Non è da escludere un rientro di Pino Giuliano (che non si limiterebbe soltanto a versare la propria quota), ma anche dei fratelli Michele e Mimmo Miceli e di qualche altro ex storico dirigente. Le ipotesi sono diverse, tra le quali non sarebbe da escludere quella di affidare a Michele Marasco un ruolo da presidente operativo, se vogliamo un ruolo “alla Mimmo Varrà”, che anche in questo settore ha fatto scuola. Marasco, però, accetterebbe soltanto in caso di un progetto che punti decisamente a vincere il campionato. Non è da escludere una richiesta di essere inseriti nel girone A di Promozione e per la panchina la scelta spetterebbe allo stesso Marasco. In tal senso i nomi sono due: ovviamente Sandro Cipparrone, legato al manager di Soveria Mannelli da profonda amicizia, ma il buon “Cippa”, che ogni anno ha sempre un vasto mercato, avrebbe delle difficoltà logistica a spostarsi. Più praticabile l’altra ipotesi, che porta dritti a Claudio Morelli, soprattutto se il Capo Vaticano dovesse militare nel girone A di Promozione, che il tecnico lametino conosce come le sue tasche (ha fatto tre volte i play off pur non avendo squadre “ammazza - campionato” e in una circostanza li ha pure vinti, con la Promosport, subendo però la beffa del mancato ripescaggio). Tra Marasco e Moreli i rapporti sono cordialissimi e il diesse ha profonda stima del tecnico che ha disputato una gran bella stagione col Cutro. Bisognerebbe capire, però, se Morelli accetterebbe un ritorno in Promozione, ma un progetto vincente, in una piazza come Capo Vaticano, con una società forte e Marasco a coprirgli le spalle, potrebbero convincerlo. Anche perché sarebbe la persona giusta. L'ultimo trainer, Franchino Schiariti, colonna storica del Capo Vaticano, potrebbe restare nello staff. Andando ancora oltre, ma non è pura fantasia, se le intenzioni sono queste, si interverrà sull'organico con acquisti mirati, ma senza spese folli, com’era una volta consuetudine della società gestione Giuliano. Tra i riconfermati sicuramente Nesci, Mondello, Calarco, Marcianò e il portierino Luca Giuliano, mentre non sarebbero da escludere un ritorno di Bruno Tamburro o l'arrivo di Giuseppe Sirianni. Il progetto, insomma, c'è e potrebbe realmente concretizzarsi qualora vi fosse il ritorno, in prima linea, di quei dirigenti che hanno contribuito a fare grande il Capo Vaticano.

dal quotidiano della calabria