Missione compiuta. Con una prestazione costruita con il cuore e la mente la squadra di via Fratelli Bandiera ha griffato una finale storica per l’emozioni vibranti trasmesse al pubblico e può iniziare a pensare con piglio vivace al futuro. Nel successo biancorosso c’è tanto della società, dei tifosi e dell squadra, tutte componenti che hanno contribuito al successo, così come merita menzione mister Aceto. Ma a guadagnarsi un elogio particolare è il tecnico Lio, battezzato dai tifosi il “condottiero”. Il mister, ex centrocampista rendese, ha mostrato da subito di avere coraggio accettando l’incarico per le tre partite finali del campionato e di condurre la squadra nell’arduo compito nella lotteria play off. Come ha definito più volte il tecnico, «un atto d’amore verso i colori biancorossi». Nel trionfo del Rende è limpida la mano del tecnico, capace in poco tempo di dare un’identità e un’anima, smarrite nella seconda parte di gara con il Montalto e di proporre alla ribalta giocatori tenuti precedentemente in standby, su tutti Mollo e Granata. «Abbiamo centrato una vittoria che è il giusto riconoscimento al valore di questo gruppo - dice Lio - È un trionfo che è l’espressione dell’orgo - glio dell’intera rosa. Dal mio insediamento ho trovato un gruppo volenteroso e disponibile. La vittoria è merito loro, è frutto della loro applicazione. Dal primo allenamento ho svolto un lavoro tattico e psicologico e finire bene era difficile dopo la sconfitta subita nel match clou. Tutte le società devono valorizzare i propri giovani, nel caso di Mollo ho visto grande maturità e applicazione, giusto premiarlo ». Un finale di stagione disputato al massimo dei giri. «Ho incontrato, a esclusione del Montalto, tutte le prime della classe, uscendo sconfitto solo in casa del Torretta per via di un episodio sfortunato. Ho dimostrato insieme ai ragazzi che la squadra è valida e poteva tagliare traguardi prestigiosi. Ringrazio la società per avermi regalato emozioni indelebili ».