Seconda sconfitta stagionale a Frosinone per la Reggina, che rischia a questo punto di dover iniziare a guardarsi alle spalle. Niente male per una squadra che avrebbe dovuto ammazzare il campionato.
I ciociari si impongono per 2-0, costruendo praticamente tutta la partita su un gol ,arrivato ad inizio ripresa per un incredibile errore della difesa ospite, e approfittando di una Reggina imbarazzante.Il prepartita della gara è condizionato dagli incidenti tra le due tifoserie, ma con le squadre in campo viene spazzata via la cronaca e si inizia a parlare di calcio.
La Reggina torna al vecchio 4-4-2 con Pagano a sinistra e Buscè a destra nel settore di centrocampo. Nel primo tempo, la gara è intensa, ma non certo bella. Nessuna occasione da rete degna di nota per entrambe le formazioni in campo.
Le note più interessanti, dunque, non possono che essere di natura tecnico-tattica. La difesa della Reggina, con l'innesto di Santos, pare acquisire maggiore solidità e il Frosinone, pur essendo minaccioso con le sue veloci folate offensive, sembra poter fare meno paura di quanto facesse, ad esempio, il Vicenza sette giorni prima.
La grinta e l'abnegazione degli uomini di Novellino è tornata quella della vittoria di Cesena, ma ciò che non funziona è la fase offensiva, spesso lenta e prevedibile.
Le cose migliori le fa vedere Pagano sulla sinistra, ma ciò non basta per far si che gli amaranto riescano a impensierire seriamente gli avversari.Uno 0-0 giusto accompagna le squadre negli spogliatoi. Chi ama lo spettacolo spera che le cose cambino nella ripresa, a spezzare l'equilibrio occorre aspettare il dodicesimo minuto di gioco.
Cacia si invola sulla destra e crossa per Bonazzoli che da solo appoggia a Sicignano mangiandosi un gol. Sul ribaltamento di fronte Santos sbaglia un clamoroso appoggio, proprio lui che sembrava aver sistemato le cose in difesa, e favorisce Troianiello che a tu per con Cassano non sbaglia.
Cinque minuti dopo l'espulsione di Lanzaro per doppia ammonizione varrebbe il colpo del ko, ma il Frosinone vuole fare le cose per bene e impiega venti minuti per segnare anche il secondo gol che chiude la gara e apre la stagione dei processi in casa Reggina, in cui qualche condannato dovrà necessariamente esserci per sperare che le cose possano cambiare.

Intanto si cercano tracce della corazzata.

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