Il Modena batte la Reggina,sul filo di lana, raccogliendo molto più di quanto avrebbe meritato in una gara caratterizzata dall'atteggiamento rinunciatario degli uomini di Apolloni.

Sconfitta-beffa, dunque, per la formazione dello Stretto che sprofonda nuovamente dopo aver rialzato la testa con la vittoria ottenuta contro il Piacenza.

La rabbia e forse anche gli spunti per pensare aumentano se si considera che nelle tre volte in cui il Modena ha superato la metà campo, i gialloblu hanno colpito due legni e segnato nella terza occasione, mentre gli amaranto faticano a trovare la via della rete.

LA PARTITA - Con il lutto al braccio e la morte nel cuore per la tragedia di Messina, amaranto e gialloblu si affrontano in un soleggiato pomeriggio autunnale.

Al Braglia, i valori in campo sono diversi e quanto emerge nella prima frazione di gioco non fa che sottolineare la differenza tra le due formazioni.

La Reggina, pienamente ritrovata dopo i passaggi a vuoto delle prime giornate di campionato, domina il gioco, non corre quasi mai pericoli.

Il pressing di Carmona e Morosini è asfissiante per i centrocampisti avversari, le catene esterne offrono buoni spunti alla manovra. Tuttavia questo non basta a stanare un Modena, guardingo e poco propenso ad attaccare gli avversari.

Gli emiliani raramente oltrepassano la metà campo, ma quando lo fanno avrebbero anche l'opportunità di beffare gli ospiti. Solita punizione dalla trequarti e solito colpo di testa in anticipo su tutta la difesa di Novellino. Questa volta, però, gli dei del calcio si vestono d'amaranto, dato che il colpo di testa del gigantesco Rickler indirizza la palla sulla traversa a Cassano battuto.

Nel momento in cui sembra affievolirsi il dominio ospite, la Reggina torna a farsi vedere davanti nel finale di tempo e colleziona le occasioni più clamorose.

Ad esaltarsi è Narciso, portiere del Modena. Il primo intervento decisivo è su un tiro al volo di Pagano deviato in angolo, ma l'estremo difensore è superlativo solo qualche secondo più tardi. Angolo dalla destra, testa di Morosini e prima respinta, sul pallone si catapulta Missiroli il cui tap in si infrange ancora una volta sullo stesso Narciso e sulla sfera, ancora vagante nell'area piccola, arriva per primo Cacia che deposita in rete. L'arbitro annulla per fuorigioco.

In chiusura di primo tempo, è Pagano, servito in profondità dal bomber catanzarese, a superare il portiere in uscita con un dribbling ma non trova il guizzo per indirizzare nella porta sguarnita un pallone, allungatosi fino ad essere fuori dala sua portata.

La prima grossa occasione da gol del secondo tempo porta ancora la firma di Daniele Cacia, servito ancora in profondità da Buscè, ma completamente solo a sei metri dalla porta strozza il pallone e grazia il Modena.

I gialloblu, complice anche il vistoso calo fisico della Reggina, tengono meglio il campo nella ripresa, ma raramente trovano la forza per farsi vedere dalle parti di Cassano, quando lo fanno però la Reggina deve dire grazie alla buona sorte. Intorno al quarto d'ora, Bruno sfrutta una torre e beffa Santos col movimento, trovandosi a tu per tu col portiere amaranto che è bravissimo a deviare il pallone sul palo.

Novellino inserisce Barillà, Capelli e Pagano ma gli amaranto non trovano nuova linfa per le azioni offensive e riescono a trovare un'altra azione pericolosa solo a tempo scaduto con Bonazzoli. Il colpo di testa all'indietro dell'ariete mantovano, abile a smarcarsi in area in occasione di un calcio piazzato, viene abbrancato dal portiere sulla linea di porta.

Questo non basta a mettere il punto esclamativo sulla partita, a quello ci pensano l'arbitro e Cassano. Al 96' il direttore di gara premia il tuffo di un modenese con una punizione dalla trequarti e l'ammonizione a Santos. Il cross sembra alla portata del portiere che però va a vuoto e favorisce l'intervento decisivo di Bruno che sigla il gol vittoria per il Modena.

da strill.it