Ancora una volta tutta una cittadina è in tensione per un evento sportivo di livello internazionale. Nonostante i mille traguardi, quando c’è in ballo Rino Gattuso, il nostro ruba palloni preferito, si diventa di colpo tutti milanisti. Superato il primo ostacolo, ossia la semifinale del Campionato del Mondo per club contro la poco conosciuta ma scorbutica squadra Urawa Red Diamons, ,ecco un’altra finale di livello mondiale per il nostro Ringhio. Gara secca, valevole per il titolo di campione del mondo contro il Boca Juniors, la Juventus del Sud America per prestigio e storia. Domenica, ore 11.30 italiane, i rossoneri troveranno ancora una volta di fronte un team già affrontato quattro anni fa in quella che era denominata ancora come coppa Intercontinentale. Dopo il Liverpool ecco un’altra ghiotta occasione di rivincita a portata di mano. A Corigliano l’attesa è già molto vibrante. Anche se ormai ci si è quasi fatta l’abitudine alle grandi imprese del numero otto più simpatico e grintoso d’Italia, la voglia di vedere vincere Rino è sempre molto forte. Il rapporto tra Gattuso e la sua città è ben radicato, e si tratta di un amore assoluto e ricambiato, che col tempo diventa sempre più forte.
Dopo ogni vittoria importante, il primo pensiero è sempre stato rivolto alla sua gente. Memorabile l’intervista a “caldo” dopo la vittoria della coppa dei Campioni nella soffertissima sfida contro la Juve, ecco le parole di Rino: anche in un paesino con a mala pena un campetto in sabbia può nascere un campione d’Europa, dedico questa coppa a tutti i miei concittadini. Questi sono particolari che fanno capire più di mille parole lo stato d’animo di Gattuso quando si parla di Schiavonea. Ogni volta che il campione torna a Schiavonea c’è un’atmosfera elettrizzante. Nei pressi dei luoghi a lui più cari e che lo hanno visto crescere, in piazzetta o nella piazza nella quale Rino passava interi pomeriggi, o in giro sul lungomare, lo si trova sempre circondato da amici , più che fans. Qui non ha tifosi in cerca di autografi, come accade in ogni parte del mondo. Ha compaesani che si complimentano in dialetto e senza timori reverenziali. Campione d’Europa, campione d’Italia, supercoppe a gogò alzate, ma è sempre Rinuccio. Il ragazzo semplice ed umile che ormai tutto il mondo conosce .
A Corigliano ci sono amici, “compagni”, gente con la quale ha Rino ha diviso l’infanzia e tanti momenti belli in gioventù. Anche se ormai il mediano è un cittadino del mondo, un ragazzo che grazie al suo entusiasmo, il suo temperamento e la sua grinta è entrato nel cuore di ogni tifoso di calcio, non solo idolo dei milanisti, ogni circostanza è buona per simpatici siparietti tra Rino e l’interlocutore di turno. Quando ha vantato le qualità dei nostri peperoncini, quando si è fatto promotore di importanti manifestazioni benefiche, progetti per migliorare la vita dei giovani di Corigliano, e tanto altro ancora. Questo è Rino Gattuso, un grande uomo dal cuore tenero come un bambino. Siamo orgogliosi di te, anche i più grandi successi non ti hanno cambiato. Grande Rinù, e speriamo di vederti trionfare felice anche in terra d’oriente. Per quanto riguarda la presenza di Gattuso nel periodo natalizio a Corigliano ancora non c’è niente di ufficiale. Indiscrezioni parlano di una breve toccata e fuga giusto per la giornata della santa festività ed in molti già sperano di poterlo riabbracciare anche solo per qualche minuto, ma da campione del mondo, e questa volta di club. Da nazionale è un sogno già realizzato.
Matteo Monte