La Reggina di Iaconi subisce una sconfitta beffa a Lecce. Gli amaranto per due volte in vantaggio, non riescono ad amministrare la gara e dopo esser stati raggiunti due volte, si fanno rubare una gara che avrebbero meritato di vincere,  subendo il gol decisivo in condizione di inferiorità numerica per l’ingenua espulsione rimediata da Valdez.

Lecce-Reggina si apre all’insegna della curiosità dettata dalle scelte a sorpresa di Iaconi che accantona Busè e Volpi, affidandosi ad Adejo e Cascione.
La Reggina si schiera con l’annunciato 3-4-3, ma al di là del cambio di modulo, la novità più evidente è rappresentata dalla dinamicità della squadra, caratteristica apparsa pressocchè inesistente durante la gestione Novellino.
De Canio prova a scardinare gli avversari sfruttando la superiorità numerica sulle fasce, ma gli amaranto danno l’idea di avere birra a sufficienza per chiudere tutti gli spazi.
Pochissimi tiri in porta nel corso,  ma la Reggina trova comunque il modo di passare in vantaggio.  Schiavi atterra Morosini in area, per Pinzani è rigore.     Il penalty viene trasformato da Emiliano Bonazzoli che si sblocca dopo dieci giornate, proprio contro il tecnico con cui visse la sua stagione migliore in maglia amaranto.
Gli uomini di Iaconi tengono bene il campo e concedono pochissimo a quelli di De Canio.  Il direttore di gara non giudica da ultimo uomo un fallo di Terranova su Bonazzoli lanciato a rete, mentre punisce con un fallo un intervento  al limite  del regolamento di Adejo su Marilungo.
Sugli sviluppi del calcio di punizione, durante il recupero del primo tempo, il nigeriano  si perde il talento della Sampdoria, prestato al Lecce, che con un tiro al volo trafigge Cassano dal cuore dell’area di rigore.
Il primo squillo della ripresa lo offre il Lecce con una conclusione di Edinho neutralizzata da Cassano con una deviazione a mano aperta.  Pochi minuti dopo Terranova si immola, con la porta lasciata sguarnita da Rosati uscito a vuoto,  per negare la gioia della rete a Rizzato.
C’è solo la Reggina in campo, che magari fatica ad arrivare in porta ma quando lo fa si rende pericolosissima.
Buscè, subentrato, ad Adejo, viene servito sulla corsa a destra, il traversone basso dell’ex empolese è buono per Bonazzoli,  che dopo aver  bruciato l’intera retroguardia giallorossa, non trova lo spiraglio per trafiggere Rosati, bravo a chiudere lo specchio in uscita.    Sulla palla vagante potrebbe arrivarci ancora l’ariete amaranto, ma il portiere lo stende con un intervento vistosamente irregolare, ma Pinzani non se la sente di accordare il secondo rigore agli ospiti.
Il gol è nell’aria: Santos serve in profondità Rizzato, che dal fondo trova Pagano in area, la cui girata di sinistro finisce sotto le gambe del portiere salentino e vale il punto del 2-1.
Il Lecce pare non avere la forza per pareggiare, pare appunto.
La sfortuna si accanisce con gli ospiti che perdono per infortunio prima Cascione e poi  Santos, rimpiazzati rispettivamente da Volpi e Costa. Al 77’ Baclet sfrutta una torre piuttosto casuale di un suo compagno di squadra, stoppa il pallone e uccella Valdez con una finta, guadagnandosi  così lo spazio per una conclusione dal limite che si insacca all’angolino alla sinistra di Cassano.
Le cose si mettono malissimo quando lo stesso  Valdez si fa espellere per doppia ammonizione per un inutile fallo a centrocampo sull’autore del secondo gol leccese.
La Reggina non si fa mancare nulla e al 90’ Baclet, che non segnava da mesi, si inventa un pazzesco gol del 3-2 con un tiro a giro dai venticinque metri che si insacca imparabilmente sul secondo palo.
Finisce così, ancora con una sconfitta per la Reggina.    

da strill.it