a cura di Antonio Dattilo


Una domenica tutto sommato tranquilla quella dei nostri direttori di gara impegnati a dirigere questi affascinanti tornei dilettantistici regionali. In Rende – Bovalinese poco lucido l’operato di Rapacciuolo di Benevento che ha distribuito cartellini gialli usando un metro di giudizio poco razionale. Sicuramente non ha influito sul risultato finale ma di un arbitro proveniente da fuori regione le società si aspettano più personalità e meno protagonismo. Noiosa partita tra Acri e Montalto terminata con un risultato ad occhiali e ben diretta da Sommese di Nola che ha dimostrato ottime doti tecniche e comportamentali. Davanti a circa mille spettatori hanno ben figurato anche gli assistenti Trapasso di Catanzaro e Cantafio di Lamezia Terme coadiuvando egregiamente l’arbitro campano. Più che sufficiente l’arbitraggio di Barbuto di Vibo Valentia che si è distinto nel difficile match tra Palmese e Bagaladi sbloccato da un euro goal di Mammolenti al primo minuto di gioco. Facile impegno di Rabotti di Reggio Calabria in Amantea – Praia, gara terminata con il classico punteggio di 3 a 0 a favore dei padroni di casa. Buone anche le prestazioni di Marchese di Cosenza, Zimmaro e De Luca di Paola impegnati rispettivamente in Isola Capo Rizzuto – Cutro, Gallicese – Roccella e Melitese – N. Gioiese. In Scalea – Soverato, diretta da Sgrò di Reggio Calabria, rimane in sospeso un “dubbio” contatto in area di rigore degli ospiti al 36’ del primo tempo. Ci poteva stare il calcio di rigore evitando le vivaci proteste del tecnico Germano che in quell’occasione veniva allontanato dal terreno di gioco. In promozione girone “A” facilissimo l’operato di Massara di Reggio Calabria chiamato a dirigere Luzzese – Mirto e di Maiolo di Locri impegnato in Real Sersale – San Mauro. Buona la prova dei quattro assistenti impegnati nelle gare sopra citate, facilitati anche dall’andamento e dal risultato delle partite. Promozione girone “B”: la capolista Brancaleone contro il Bocale del Ds Campolo è stata diretta da un arbitro “esperto” che corrisponde al nome di Simone di Catanzaro. L’arbitro catanzarese è stato mal coadiuvato da Lodari di Catanzaro e Coscia di Soverato, i quali, su alcune situazioni di fuorigioco, sono risultati poco attenti e precisi.Giuste le espulsioni di Crocè e di Leonardi, ma manca all’appello anche quella di un altro difensore del Bocale che in occasione della seconda espulsione comminata al portiere ospite ha spintonato “energicamente” l’arbitro, impedendogli di estrarre il cartellino rosso. Quasi sufficiente la prestazione di Lo Prete di Catanzaro che ha diretto il derbissimo Marina di Gioiosa – Siderno. In una gara sostanzialmente corretta ha sorvolato su alcuni provvedimenti disciplinari che andavano sanzionati con più determinazione ed efficacia. Ha dato poca incisività nei richiami verbali, spezzettando il gioco in tantissime occasione anche quando non c’era bisogno di farlo. Ottima esperienza dimostrata dall’assistente Gaglianese di Catanzaro che operava sotto il reparto occupato dagli ospiti. Infatti, al 40’ del secondo tempo, in occasione di un “diverbio” verbale tra il pubblico ospite ed i calciatori Denaro e Aquino del Marina di Gioiosa, ha dimostrato prontezza e lucidità nel sedare l’accaduto invitando l’arbitro a riprendere subito il gioco e far si che la partita continuasse nella piena e assoluta regolarità. Pessima invece la direzione di De Marco di Cosenza e degli assistenti Meduri e Mortara entrambi della sezione di Reggio Calabria impegnati a dirigere Locri – Taurianovese terminata con la vittoria degli ospiti per 3 a 1. Nel primo tempo due fuorigioco inesistenti sbandierati ingiustamente da Meduri agli attaccanti locali. Nel secondo tempo , in occasione di un altro inesistente fuorigioco sventolato sempre ai danni del Locri, riesce, e non sappiamo spiegarci il motivo, a far prendere un’ammonizione “illegittima” al portiere Moscato, reo di aver ripreso il gioco dal punto in cui effettivamente è stata segnalata la posizione irregolare dell’attaccante amaranto. Al 45’ del secondo tempo protagonista in negativo l’arbitro che non ravvisa un evidentissimo fallo in area di rigore ai danni del portiere ospite con conseguente manata di Lucà ai danni dell’esperto Carbone involatosi in azione di contropiede. Nell’occasione, De Marco espelle Lucà per doppia ammonizione quando invece ci stava il rosso diretto.