Ieri sera l’Assessore allo sport della città di Locri è intervenuto telefonicamente ad una trasmissione televisiva di una nota emittente locale dopo aver ascoltato il dirigente dell’AC Locri, prof. Vincenzo Fiato, in merito al tormentone del Locri Calcio 1909 e dello Stadio comunale.
L’Assessore Calabrese ha ritenuto di dover fare chiarezza davanti alle continue accuse e falsità diffuse a mezzo stampa dalla società del Locri Calcio.
Il fallimento dell’attuale gestione del Locri Calcio è evidente a tutti. Le promesse ( prot. Com. 10658/2007) di “svolta societaria”, di “prospettive importanti”, di “ non volere contributi o elargizioni varie” e di “riportare il Locri a giocare in categorie confacenti alla sua storia” sono naufragate davanti all’incompetenza calcistica ed inconsistenza economica del trio Minniti – D’ettore – Fiato.
E’ inaccettabile che tali signori cerchino di celare tale incompetenza ed inconsistenza dietro il problema della gestione o
dell’utilizzo dello stadio comunale, dove l’A.C. Locri ha cercato, senza averne i titoli, di imporre un dazio alle altre società sportive che necessitano dell’utilizzo della struttura portando avanti un maldestro tentativo di privatizzazione abusiva di una struttura pubblica.
Se il Locri calcio lo scorso anno si è salvato all’ultima giornata, se oggi naviga nei bassifondi della classifica dopo ben dodici giornate, se non ci sono calciatori o quelli che sono venuti sono andati rapidamente via la responsabilità è solo ed esclusivamente di chi oggi detiene la guida della società sportiva e non dell’amministrazione comunale che è solo proprietaria dell’impianto sportivo.
E’ ormai acclarato che questi signori non possono rappresentare adeguatamente il nome del Locri calcio nel panorama calcistico calabrese anche considerato che in solo poco più di un anno di gestione il Locri calcio, al di là dei deludenti risultati calcistici, ha accumulato non solo migliaglia di euro di debiti in lega (per come ammesso dagli stessi dirigenti) , ma ha soprattutto offerto spettacoli indecorosi sotto il profilo del fair play agonistico e societario (v. squalifica di D’ettore per cinque anni e varie squalifiche del terreno di giuoco).
E’ evidente che la questione dello stadio rappresenta soltanto l’ultimo disperato tentativo di celare le propria inettitudine gestionale con una fantomatica questione stadio.
L’unica verità e che l’attuale compagine societaria del Locri non è degna di rappresentare i colori sociali del Locri e di calcare il terreno del nostro stadio Comunale.
Nonostante questo per il bene del Locri calcio, e soprattutto per il valore sociale ed affettivo che la squadra riveste per la maggior parte della popolazione, l’Amministrazione Comunale è disponibile a recitare il giusto ruolo per cercare di salvare la squadra di calcio ma è necessario che questi individui facciano il mea culpa e si facciano da parte rapidamente.
A Minniti e D’ettore che hanno dato “Fiato” alle trombe minacciando di portare il Locri ad Ardore posso consigliare di lasciar perdere il Locri Calcio e di andare loro ad Ardore e non fare mai più ritorno nella nostra città.