Ci sono due calciatori che meritano l'applauso e l'etichetta settimanale di uomini-squadra. Da una parte c'è il leone e dall'altra la lepre: comune denominatore sono invece le caratteristiche che servono al ruolo che ricoprono. Per la prima volta li ospitiamo in questa pagina settimanale, che ruota, scruta e raramente si ripete. Dopo Brancaleone-Siderno e M.Gioiosa-Bocale, Galletta e Aquino ci sembrano accoppiabili. Giovanni Galletta è il leone dei Brandini: fisico, tecnico, intelligente e virtuoso d'esperienza. Torna e lascia il segno, con prodezza o con astuzia. A Locri la prima, nell'ultima in casa la seconda. Sono già due i gol dal rientro, segno di come il calcio gli abbia insegnato a non innervosirsi perchè, pian piano, si torna in forma e si torna al gol. L'appuntamento era immancabile  sabato scorso, con uno "spettatore" illustre a bordo campo. Anche Vincenzo Aquino nasce attaccante ma si esprime nelle retrovie, gemello in difesa, come nella vita, del fratello Davide. Conquista il suo posto con pazienza e dedizione ed ora gioca un campionato come fosse sempre stato un titolare di Silvano. Veloce, intuitivo, si muove come la difesa e con la difesa, lottando su ogni palla sino a farla sua. E' stato l'anti Bocale e un guizzo dopo l'altro è servito a limitare le incursioni di Marco Artuso, sempre vagante al limite dell'area. La pronta salita ha vanificato il tentativo di raddoppio dei reggini, attivando il fuorigioco, e l'effetto "spazzante" ha dato spesso motore alla manovra giallorossa.