Sosta obbligatoria per i massimi Campionati Dilettantistici Regionali in quanto i calciatori più rappresentativi sono impegnati a disputare il Torneo delle Regioni che si sta svolgendo in Piemonte. Una pausa salutare per i direttori di gara calabresi che potranno usufruire di due settimane di riposo da sfruttare a pieno e concentrarsi al meglio per il rush finale di questi entusiasmanti tornei. Comunque si è regolarmente disputata la ventiseiesima giornata dei quattro gironi di Prima Categoria con trentadue arbitri impegnati a fare gli straordinari. E proprio per questo turno di campionato sono stati impiegati arbitri che di solito gravitano in Eccellenza e Promozione. Infatti Sorrenti di Taurianova è stato spedito a dirigere Petrizzi-San Calogero mentre il super quotato Moreno Longo di Paola ha diretto Pol.Acconia-N.Filadelfia. Pasqualino Molinaro di Catanzaro( ma residente a Lamezia Terme) alterna apparizioni sia in Promozione che in Prima Categoria. Domenica u.s. è stato impegnato a dirigere il difficile match tra Audace e Real Corigliano, terminato 0 a 0 e caratterizzato dagli incidenti scoppiati in tribuna ospite dove erano assiepati i tifosi coriglianesi. Fattivo ed immediato l’intervento delle forze dell’ordine presenti all’evento ma le conseguenze più gravi le ha riportate un vigile urbano che è dovuto ricorrere alle cure ospedaliere per essere stato colpito al viso da un corpo contundente lanciato da uno dei facinorosi presenti sulle gradinate dello “Spadafora”. Dopo i gravissimi incidenti accaduti a Girifalco ed i conseguenti provvedimenti disciplinari adottati dal Giudice Sportivo Territoriale, E.Girifalco-Badolato è stata affidata a Samir di Taurianova mentre N.Curinga-N.Valle è stata diretta al paolano Sciammarella. Il derby vibonese tra N.Limbadi e Filogaso è stato “fischiato” da Saccà di Reggio Calabria mentre il promettente D’agostino di Catanzaro è stato designato per Crucolese-San Pietro in Guarano. Novità anche dalla Commissione Disciplinare Territoriale riunitasi il 24 marzo u.s.( Presidente Combariati assistito da Rotundo e Rodinò) che ha parzialmente smentito il referto arbitrale di Bivongi- S. Davoli del 14.02.2010 diretta, come tutti ricordano, da Massara Francesco della sezione di Reggio Calabria. Da quanto riportato negli atti ufficiali, la gara in questione era stata sospesa al 39’ del secondo tempo per un’ aggressione subita dal direttore di gara da parte di alcuni calciatori locali. La C.D. ha ritenuto opportuno confermare la dinamica dei fatti come accertati dal primo giudice ma ha deciso che le sanzioni inflitte devono essere congruamente ricondotte ad equità e graduate in ragione delle diverse responsabilità dei soggetti coinvolti e degli addebiti loro contestati. Ridotta ad un solo punto la penalizzazione in classifica, dimezzata l’ammenda e i calciatori inibiti in prima sentenza per cinque anni, dovranno scontare soltanto 16 mesi, tranne il capitano Simonetti che dovrà stare a riposo fino al 17 febbraio 2013. Dell’arbitro Francesco Massara non si hanno più notizie nonostante si vocifera che si sia trasferito al nord per improrogabili impegni di lavoro. Altro direttore di gara di cui non si hanno più notizie ufficiali è il “ vecchio veterano” Simone di Catanzaro che ha diretto la sua ultima partita il 6 dicembre del 2009. In questo caso amici vicini al diretto interessato hanno dichiarato che l’arbitro catanzarese ha smesso di “fischiare” perchè non aveva più le giuste motivazioni per continuare la sua carriera arbitrale mentre altri sostengono che lo stesso era scontento e “demoralizzato” dai giudizi che gli Osservatori Arbitrali gli hanno attribuito sin dall’inizio del campionato e per questo motivo ha deciso di dedicarsi ad altro, rifiutando sistematicamente le designazioni che la segreteria gli comunicava puntualmente. Anche in questo caso continuerà “copertamente” l’assoluto mistero…! Un’importante Riunione Tecnica si è svolta venerdì u.s. presso la Sezione Arbitri di Locri. Relatore della consueta R.T.O. è stato l’ex assistente Can Francesco Milardi che si è avvalso della fattiva e esauriente collaborazione del Presidente di Sezione Rispoli. Tema della discussione è stato il ruolo dell’assistente arbitrale, il posizionamento e la collaborazione che lo stesso deve mantenere con l’arbitro per tutta la durata della gara. Tanti i partecipanti all’incontro mentre la disquisizione degli argomenti si è basata soprattutto sulla visione di numerosi immagini televisive (gentilmente concesse da una nota tv locale) che ritraevano le prestazioni arbitrali relative ai massimi campionati regionali. Lineare e scrupolosa la disamina fatta da Milardi (ora Componente CRA e designatore degli assistenti) il quale si è soffermato sulle disposizioni che gli assistenti devono osservare e sull’allineamento che gli stessi devono necessariamente mantenere con il penultimo difensore. Altissima la concentrazione in sala con tante domande indirizzate al Componente Regionale e tutte suffragate da esaurienti risposte. Presente all’evento anche un arbitro vicentino che il giorno successivo era impegnato a dirigere una gara del CND. A fine lavori, doverosi applausi per tutti e complimenti vivissimi per quanto di interessante è stato proposto durante la lezione tecnica. E come di consuetudine la serata si è conclusa con la “degustazione” di un’ottima cena a base di pesce consumata in un noto ristorante della jonica. A fine serata, tra un digestivo e un ammazzacaffè, qualcuno dei commensali, colloquiando con i presenti, ha avuto l’infelice idea di criticare aspramente questa rubrica, attaccando personalmente il sottoscritto, denigrando il mio operato ed i commenti che settimanalmente pubblico su questo portale. Non soddisfatto e non avendo il minimo rispetto degli assenti, lo stesso commensale-moralizzatore, mettendo in risalto la sua becera ironia, ha avuto da ridire anche su quanto di personale mi circonda, mettendo in discussione le amicizie personali e arbitrali che il sottoscritto mantiene da oltre vent’anni. Senza dubbio, il moralizzatore dimentica quando “predicava” il rispetto altrui sostenendo che ognuno deve svolgere il proprio compito ed accettare con serenità il pensiero e il giudizio degli altri. Ritengo inconcepibile che i miei “giudizi” sugli arbitri possano destabilizzare i direttori di gara o il loro operato, nè tanto meno far traballare la posizione che lo stesso occupa. Probabilmente il “moralizzatore”, sentendosi autorizzato da chi lo circondava, ha “involontariamente” mescolato il “sacro” con il “profano” dimenticando ancora che cambiano le posizioni e i ruoli ma gli uomini rimangono sempre gli stessi. Non aggiungo altro perché lo ritengo superfluo e magari darei molta visibilità ad un qualcuno che sinceramente non la merita. E’ doverosa soltanto una semplice considerazione: Se il “moralizzatore” di turno è pienamente soddisfatto del ruolo affidatogli in Commissione e ritiene ottimo il lavoro che sta svolgendo, non dovrebbe minimamente preoccuparsi delle critiche che gli arbitri “subiscono” settimanalmente (perché fanno parte del gioco) o della posizione che ognuno di noi occupa, ma dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) necessariamente concentrarsi intensamente sul suo lavoro per dare il meglio di se stesso, affinchè la classe arbitrale calabrese possa realmente risalire la china e raggiungere qualche buon risultato. E… ahimè, su questo discorso i dubbi sono evidenti e “assillano” la mente di parecchi addetti ai lavori, che non hanno il coraggio di esternare il loro personale disappunto “scegliendo” di chiudersi in un mutismo assoluto, per paura di intaccare la suscettibilità di chi siede in poltrona e magari pagarne personalmente le conseguenze. Infatti un “tizio” di nome Confucio diceva così: “Il saggio non dice quello che pensa, ma pensa quello che dice”. Cambiando radicalmente discorso, è successo anche che un arbitro ha “consigliato” una sostituzione ad un allenatore. E’accaduto in Seconda Divisione ma la stampa nazionale ha dato poco risalto al singolare e curioso episodio. Protagonisti l’arbitro Moretti di Bari e l’allenatore del Vico Equense Ferraro. La gara in questione è Vico-Melfi terminata con la vittoria dei lucani per 1 a 0. Il tutto è scaturito per una sostituzione effettuata dal tecnico Ferraro a fine primo tempo nel chiuso degli spogliatoi. E’ uscito Armellino per far posto a De Rosa che non ha dato alla squadra il giusto contributo “tecnico-agonistico” che dirigenti e pubblico locale si aspettavano e che hanno vivacemente contestato. E proprio per “placare” le contestazioni, a fine gara il trainer Ferraro si è giustificato dichiarando: ”L’ingresso di De Rosa non è avvenuto per una mia scelta tecnica ma bensì perché, durante l’intervallo, l’arbitro Moretti mi ha chiamato nel suo spogliatoio e mi ha “consigliato” di mettere fuori Armellino perché aveva rivolto nei suoi confronti parole ingiuriose e irriguardose. Ha inoltre aggiunto che se non l’avessi sostituito, sarebbe stato espulso alla prima occasione. Per questo motivo ho preferito non rischiare ed “assecondare” l’arbitro”. Paradossale quanto accaduto e in tanti si sono chiesti: E’ possibile che sia realmente accaduta una cosa del genere? Bisogna credere al mister o all’arbitro che si difende smentendo categoricamente l’accaduto? Anche in questo caso continuerà copertamente l’assoluto… mistero! Buona Pasqua a tutti.
a cura di Antonio Dattilo