C’hanno provato in tutti i modi Staffa e compagni a conquistare una vittoria da dedicare a Mister Aita ricoverato in quel di Catanzaro per l’infarto che lo ha colpito sabato pomeriggio.
Ma la strenua difesa della Taurianovese e l’arbitro Nocella di Paola (in giornata decisamente no) hanno impedito ai giallorossi la gioia della rete bloccandoli sull’ennesimo pareggio ad occhiali.
La notizia dell’infarto di Aita arriva come un fulmine a ciel sereno sui (superstiti) convocati che si ritrovano di prima mattina al Gianni Renda.
Il viaggio verso Taurianova serve, così, al direttore generale Iannazzo a rasserenare gli animi e a chiedere alla squadra, sia pur decimata da squalifiche ed infortuni, una prova d’orgoglio.
Cassaro e compagni non deludono: l’intera partita è un assedio alla porta di casa.
Ci provano a ripetizione Burgo, Scozzafava, Martello (che bissa la buona prova di domenica scorsa) e Staffa, ma niente da fare!
E quando, nella parte finale del match, prima l’arbitro non concede un rigore sacrosanto per un netto fallo di mani in area reggina e, poi, Scozzafava - solo davanti all’estremo taurianovese - manda incredibilmente alle stelle si capisce che, ancora una volta, la dea bendata non aiuterà i sambiasini del presidente Mazzei.
Dopo l’esonero di Pullia è venuto giù il diluvio: infortuni, squalifiche (Guido e Calidonna, ammoniti oggi, salteranno la prossima classica con la Paolana), incredibili errori arbitrali e, ciliegina sulla torta, il drammatico episodio che ha colpito Alberto Aita.
Come si usa dire dalle nostre parti: “cchiu scuru da menzannotti un po viniri..”
Attendiamo, allora, fiduciosi l’alba che verrà!

da www.sambiasecalcio.com