BIVONGI (RC) – E’ da pochi secondi trascorso il 90° minuto dell’esordio stagionale di Seconda categoria, girone F, tra Bivongi/Pazzano ed Isonzo: dalla sinistra arriva una palla lanciata in diagonale nel cuore dell’area di rigore, il laterale biancazzurro Luca Tisano impatta di destro ed insacca: sarebbe 1-0 per i biancazzurri dello Stilaro, con i catanzaresi in tenuta celeste fiaccati sulle gambe per questo gol in piena zona Cesarini. Che sarebbe gol ma non lo è.
Infatti il direttore di gara, Gentile di Catanzaro, fischia un fuorigioco che vede soltanto lui, nella contestazione generale ma molto civile dei giocatori in campo e degli oltre cento tifosi assiepati sugli spalti; pochi secondi e fischio di chiusura che nemmeno i due minuti di recupero vengono del tutto giocati, con incredulità mista a stupore per quest’increscioso episodio che ha macchiato una partita corretta e ben giocata da entrambe le squadre.
Molto bene i padroni di casa, sia pur sofferenti di improvvide amnesie in avvio di cui gli ospiti, però, non sanno approfittare colpendo solamente la traversa con Paparazzo. Pareggiato di lì a poco da Sergio Riitano, attaccante di mister Gallo che colpisce la base del palo alla sinistra dell’estremo difensore avversario: è questa l’occasionissima per la compagine biancazzurra, la prima di una lunga serie, a corredo di un netto predominio territoriale esercitato da una difesa praticamente impeccabile, con il duo Valenti-Gara sano baluardo del reparto arretrato ed Antonio Pisano vera spina nel fianco, ed un centrocampo molto cuore e con le geometrie che bastano, dettate dall’inedita coppia Russo-Riitano, con quest’ultimo che non trascura neanche un pallone.
L’attacco risente della carenza di una punta centrale, ai cui fianchi potrebbe giostrare meglio Gianfranco Valenti e Fabio Zurzolo, pronti comunque a sacrificarsi in ruoli poco congeniali: ma l’allenatore fa quel che può, c’è da recuperare ancora qualcuno ma in ogni caso potendo contare su tutte le componenti in giuoco all’altezza della situazione. A cominciare dalle “giacchette nere”, rossa nella circostanza, che ha persino dimenticato di far osservare il minuto di raccoglimento in onore dei quattro alpini caduti a Farah, in Afghanistan: insomma, una domenica storta. La prima. E se il buongiorno si vede dal mattino…
Antonio Baldari (Calabria Ora)