Dopo sette lunghissimi e intensi anni "Il Guerriero" lascia il Guardavalle e il calcio giocato. "Riportare il Guardavalle in Eccellenza e' aver toccato il cielo con un dito!"
Emozionato e con gli occhi lucidi si concede al nostro giornale con la disponibilità e pacatezza di sempre. "Sono stati per me sette anni ricchi di soddisfazioni soprattutto per la prima, storica e indimenticabile promozione nel massimo campionato calcistico regionale. Dopo aver vinto lo spareggio nello stadio "Ceravolo" contro l'Isola, doverosi a questo punto i ringraziamenti ai dirigenti di quel tempo che mi hanno fortemente voluto riportare a Guardavalle, ho toccato il cielo con un dito, la mia città sul palcoscenico regionale del calcio che conta, una soddisfazione che porterò sempre dentro di me. Così come porterò dentro me stesso il brutto episodio della retrocessione che ha dato seguito a due anni, forse troppi, di squalifica del "Nicola Coscia" di Guardavalle. In quel momento delicato e con tante richieste di categoria superiore ho sposato il progetto del presidente Ussia e dell'ex compagno di squadra Enzo Riitano chiamato alla guida tecnica della squadra. Da quella faticosa e brutta esperienza ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti più uniti di prima dando vita ad una serie di successi con un solo obiettivo: riportare il Guardavalle nel campionato d'eccellenza. Dopo aver conquistato due storiche salvezze, ogni partita un'avventura in campo neutro e come se avessi giocato a tutti gli effetti due campionato fuori casa, siamo riusciti ad avverare il nostro sogno, ma soprattutto quello dei nostri magnifici tifosi ai quali mi sento molto legato e che voglio pubblicamente ringraziare per il loro affetto e per il loro calore. Siamo riusciti a far ricrede tutti e quando dico tutti, intendo proprio tutti. Tre coppe disciplina hanno ridato lustro alla nostra squadra, alla nostra società, alla nostra gente, tre coppe disciplina che hanno dimostrato che qualcuno aspettava solamente la scusa per darci contro, per farci passare per quello che non eravamo. Tre coppe disciplina a dimostrazione che la Guardavalle sportiva è una delle migliori su scala regionale. Dopo le due salvezze e le tre coppe disciplina, la meritata vittoria dello scorso campionato e il mio Guardavalle di nuovo nel massimo campionato regionale calcistico. Una gioia immensa condivisa con tutti. Auguro di vero cuore al "mio" Guardavalle le migliori fortune con la speranza che possa scalare le vette più alte di tutti i campionato ai quali parteciperà. Un ringraziamento particolare è doveroso farlo ai miei ex compagni di quadra, ai presidenti, ai dirigenti, ai tecnici che in questi anni mi hanno aiutato a crescere professionalmente e menziono in maniera affettiva e particolare per l'attuale tecnico Enzino Riitano, amico fraterno e tecnico di spessore al quale auguro le migliori fortune. Il ringraziamento più grande, però, devo farlo alla mia famiglia che in questi lunghissimi anni mi è stata sempre vicina, mi ha aiutato molto sia nei momenti belli, ma soprattutto in quelli meno fortunati". Menniti, dunque per ora lascia, il capitano cuor di leone ruggisce per l'ultima volta come ha fatto per centinaia di gare sui terreni di gioco. Lo fa con la grinta e determinazione di sempre, consapevole che il calcio è la sua passione, ma altrettanto convinto che se pur rimanendo la fede, la sua strada è arrivata al punto di dividersi da questa disciplina. Un dato di fatto è certo: i leoni sono fatti per regnare sovrani nella savana, noi siamo convinti che Roberto Menniti, anche se con altre vesti, ritornerà ancora a ruggire nella savana del calcio.