Seppure condivida l’idea che sta alla base, non sono d’accordo con la proposta di introdurre l’obbligo di schierare almeno cinque under. E’da apprezzare la voglia di valorizzare al massimo i giovani, tuttavia credo che una regola del genere finirebbe col penalizzare quei ragazzi che stanno appena oltre il limite anagrafico fissato per distinguere gli under dagli over, quelli che a vent’anni non sono riusciti a farsi un nome tale da permettergli di restare “in circolazione” sui campi di Promozione ed Eccellenza. Al riguardo, faccio due esempi concreti di vicende che ho avuto modo di vivere da vicino, seguendo le vicissitudini dell’AC Amantea. Il primo riguarda Alessandro Miceli, esterno sinistro classe ’86, dotato di grandi mezzi tecnici ed atletici, frenato finora da qualche limite caratteriale. Nello scorso campionato, il primo da “senior”, questo ragazzo è sceso in Prima Categoria perché nella squadra blucerchiata non avrebbe trovato spazio, per via della regola che impone gli under. Quest’anno, nel quale si è puntato su under da impiegare in altri ruoli, il ragazzo si sta attestando su livelli che ne hanno fatto uno dei migliori esterni del campionato. E con cinque under questo non sarebbe successo.
La seconda vicenda che voglio citare è ancora più clamorosa, perché riguarda Bruno Tamburro, attaccante classe ’84, approdato in blucerchiato quasi per caso, dopo qualche stagione così così che lo aveva fatto finire nel dimenticatoio, nonostante le ottime premesse di inizio carriera. In questa stagione ha ritrovato stimoli e motivazioni, l’ambiente giusto e l’affetto dei tifosi, che sta ricambiando con valanghe di gol. Avrebbe avuto la stessa possibilità con un regolamento più restrittivo in termini di under?
Alla luce di questa riflessione, la mia “controproposta” è questa: anziché imporre gli under, limitare a tre il numero di “over 30”, così da vedere squadre formate prevalentemente da giovani (non vorrete considerare vecchio un ragazzo di 25 anni?), con quei due o tre “vecchietti”, si fa per dire, che realmente continuano a fare la differenza 

Fulvio Scala da www.amateacalcio.it