BENESTARE - Poca importanza è data al risultato finale, dopo il grave infortunio occorso al calciatore tra i più forti del Benestare: Livio Streanga, la dirigenza, attraverso il suo segretario Domenico Mantenga, desidera fare delle precisazioni. “Senza nulla togliere alle doti tattiche e atletiche del Cataforio, squadra che non merita una così bassa posizione in classifica nel campionato di seconda categoria girone H, vorrei far notare che l'eccesso di agonismo di alcuni giocatori locali, nell' ultima partita di campionato, ha assunto i caratteri inconfondibili di pura e semplice violenza gratuita. Tutto ciò è stato riportato nell' esposto annunciato al commissario di campo, sottoscritto dall' arbitro e gia depositato presso la Figc, delegazione provinciale di RC. Alla Federazione si chiedono maggiori controlli sulla sicurezza dei propri atleti, gia più volte costretti al ricovero e che a dirigere le partire siano arbitri non facilmente plagiabili poiché residenti in città nelle immediate vicinanze al terreno di gioco”. “Dolente infausto preludio sul futuro andamento della partita - si legge - se così possiamo definirla, l' espulsione per somma di ammonizione già al 15' del primo tempo di uno dei “padroni di casa” con minacce
molto personali all' arbitro reggino. Già a metà della prima frazione di gioco avevamo esaurito le tre sostituzioni utili a causa di interventi selvaggi uno di questi, particolarmente deleterio poiché da tergo”. Impietoso il responso dei medici del più vicino presidio sanitario, presso il quale l' ambulanza del 118 ha accompagnato il trentaduenne centrocampista benestarese: Streanga. Il primario di ortopedia dell' ospedale: Riuniti di Reggio Calabria ha diagnosticato la rottura del tendine d'Achille con relativa necessità di un imminente intervento chirurgico ed il riposo assoluto per tre mesi, in seguito la fisioterapia riabilitativa. La dirigenza e i tifosi benestaresi, sperando a giorni di poter diffondere notizie più confortanti si augurano che “anche il Cataforio se realmente dispiaciuto di quanto avvenuto, sostenga moralmente ed economicamente questo talentuoso padre di famiglia dell' est che non ha un lavoro fisso, il cui permesso a giocare in Italia, il suo più grande sogno, era stato concesso a malincuore dalla lega rumena e per il quale si spera che a fine stagione, saranno riconfermate le proposte d' acquisto di società semi-professionistiche”. Lo spera la Calabria calcistica.
Gianfranco Elia