
BRANCALEONE – RENDE: 0-2
BRANCALEONE (4-3-3): Ferraro, Sartiano, Genova, Macrì Morabito, Criaco, Foti (36’ st Moio), G. Galletta, S. Galletta, Petronio (3’ st Vita), Borrello (15’ st Fayè), Bonanno. In panchina: Carlino, Gligora, Tuscano, Battaglia. Allenatore: Brando
RENDE (4-4-2): Andrea Ferraro, G.Viteritti, Miceli, Angelo Ferraro, M. Viteritti, Amoruso, Corapi, Romano, Longo (31’ st Altomare), Gallo (43’ st Brillante), Spadafora (34’ st Granata). In panchina: Cacozza, Quintieri, Amato, Pasqua. Allenatore: Cipparrone.
ARBITRO: Fabiano da Catanzaro (assistenti Paglianiti da Vibo Valentia e Olivadoti da Lamezia Terme)
MARCATORI: 35’ Longo, 37’ st Gallo (R)
NOTE: Spettatori 300 circa, cielo nuvoloso, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: S.Galletta, Criaco (B), Andrea Ferraro (R). Angoli: 3-7 per il Rende. Recuperi : 0’ pt, 4’ st.
Preoccupante battuta d’arresto per il Brancaleone che tra le mura amiche del “Pasquale Borrello”, soccombe sotto ai colpi del Rende, che grazie ad una rete per tempo rilancia le proprie ambizioni di vertice.
Una squadra, quella di Brando, apparsa molto volenterosa, ma allo stesso tempo incapace di portare seri pericoli alla porta degli ospiti.
Prima mezz’ora di sostanziale equilibrio, con le due squadre che studiano il modo per farsi male a vicenda. Il compito viene svolto al meglio dal Rende che, al 35 del primo tempo, passa in vantaggio grazie alla marcatura di Longo, bravo a sfruttare la sponda di Gallo ed a trafiggere Ferraro con una conclusione dal limite dell’area,
Seconda frazione di gioco che vede un Brancaleone più determinato a ristabilire il punteggio di parità, grazie anche agli inserimenti di Vita e Fayè e l’avanzamento di Bonanno sulla linea degli attaccanti. I cambiamenti tattici, però non portano i risultati sperati, anzi offrono maggiori spazi al Rende che agisce di rimessa.
Ed è proprio su azione di contropiede che Gallo, al 37’ della ripresa, scattato sul filo del fuorigioco, trafigge Ferraro con un preciso rasoterra, chiudendo definitivamente il match.
NINO CARACCIOLO