Comunicato Stampa

«A certi personaggi faccio sempre fatica a rispondere per il timore, fondato, di scendere a livelli che non mi appartengono. Purtroppo in talune circostanze si è costretti, proprio malgrado, a rispondere per le rime, non fosse altro che per difendersi e per non ingenerare nella pubblica opinione la malsana idea di aver, anche in minima parte, qualche colpa nel mare di assurdità di accuse gratuite che ti vengono rivolte! Il Signor Stancato dovrebbe avere vergogna di rivolgersi al sottoscritto in questi termini! Sono stato quello che gli ha consentito di continuare a fare calcio a Rossano perché con tutto quello che aveva combinato nella passata stagione, non poteva passare più neanche dalla 106! È risaputo comunque come la gratitudine sia merce ben rara! Passiamo adesso alle risposte dovute. 1) Il signor Stancato è stato sempre informato di tutta la corrispondenza in arrivo dalla FIGC, prova ne sia il fatto che io stesso ho fornito alcune documentazioni al suo avvocato, inviandone copia attraverso dei fax di cui conservo la regolare ricevuta di trasmissione. 2) Il signor Stancato ha ricevuto le mie dimissioni da amministratore della s.r.l., dopo che lo stesso ha provocato degli ammanchi incassando dei fondi che servivano nella gestione della Società, e non onorando un titolo versato e ritornato impagato di un c/c a lui riconducibile. 3) Tutta la documentazione della società di calcio è a sua disposizione presso il mio legale, nel momento in cui verrà onorato il contratto in essere in qualità di dg liberamente sottoscritto da ambo le parti e al quale in questo particolare momento non intendo ormai rinunciare. 4) Stamane mi sono recato alla Siae di Rossano, dove mi hanno confermato, ma non ve ne era bisogno, che tutta la documentazione è perfettamente in regola ed anzi potrebbero diffidare il signor Stancato per diffusione di notizie false. 5) Riguardo agli incassi, che ho gestito personalmente, ricordo al signor Stancato che il sottoscritto da settembre ha anticipato con il proprio conto corrente e con la propria carta di credito varie spese pagando viaggi, alberghi, fitti di appartamenti e stipendi a collaboratori, calciatori, magazzinieri, e quant’altro occorresse nella gestione della squadra. Ma tutte queste cose il signor Stancato le sa benissimo, e peraltro sono in possesso di tutte le ricevute in oggetto, con fotocopie di assegni, scontrini e fatture quietanzate. Appare chiaro come il tutto sia un atteggiamento pretestuoso e un tentativo di chiamata in correo che non consento a chicchessia, e per il quale mi tutelerò in qualsiasi sede. Sarebbe invece interessante che il signor Stancato spiegasse, come io sia stato costretto a denunciarlo alla locale stazione dei carabinieri per appropriazione indebita per non aver restituito un mio assegno che ancora detiene in modo illegittimo! O dovrebbe spiegare, ma lo farò io al più presto, come è possibile usare dei conti di società che nulla hanno a che vedere con la Rossanese, e neanche a propria firma, in modo così disinvolto. Infine sulle rinunce a giocare da parte della squadra, io personalmente ho fatto in modo che si presentasse a Sambiase pagando di tasca mia la trasferta, mentre nelle altre volte, ed i calciatori mi sono testimoni, mi sono dovuto arrendere davanti ad una ferma presa di volontà. Concludo dicendo che l’unica colpa che mi addosso, ed è grande come un macigno, è quella di aver assecondato un personaggio che non meritava l’impegno, la passione ed il grande lavoro che ho svolto nel formare una squadra, che senza tema di smentita, con un altro presidente avrebbe dato grandi soddisfazioni alla città di Rossano. Affondi pure il signor Stancato nelle sue scelleratezze e nelle sue manie di protagonismo a tutti i costi ma mi sento per l’ultima volta di dargli un consiglio gratuito, la smetta con il calcio perché con lo stesso non c’entra assolutamente niente!» 

Toni Mazzacua