Domani contro il Capo Vaticano bisognerà fare una partita identica a quella vinta contro il Praia al “Raciti” nel girone di andata. È stata sicuramente la più bella gara del nostro campionato, nella quale dimostrammo di essere un gruppo forte, affiatato e concentrato». Ha le idee chiare il difensore del Siderno Salvatore Errigo, nel guardare allo spareggio salvezza in programma domani contro i “Suriano boys”. Un filotto di tre vittorie contro Capo Vaticano, Taurianovese e Paolana, permetterebbe al Siderno di salvarsi senza giocare i play out ed è questo il chiaro obiettivo stagionale dei biancazzurri. Ma torniamo alla sfida di domani. Errigo, che ritroverà il rientrante Carabetta al centro della difesa, individua nell’attacco l’arma in più dei vibonesi: «gente come Spader e Fanelli è capace di impensierire chiunque», ma, nel contempo, dice che «il Capo Vaticano è una squadra che ama giocare al calcio ed è capace di imporre il proprio gioco. Dobbiamo puntare sulla velocità e l’agonismo, che sono le nostre doti migliori, e non dare loro il tempo di impostare trame di gioco». Sì, insomma, due filosofie, due modi di intendere il calcio molto diversi, per una partita che vale una stagione. Intanto, mister Riitano, oltre al rientrante Carabetta, potrà disporre di Marulla e Serra, che hanno scontato il turno di squalifica, mentre appaiono in forte dubbio le presenze di Lamanna e Ocello, alle prese con guai di natura fisica che non hanno ancora superato. Il fischio d’inizio sarà alle 16, e ci sarà bisogno del pubblico delle grandi occasioni. La città e la squadra lo meritano. 

GIANLUCA ALBANESE  da Calabria Ora