IL SALUTO DEL NUOVO NEROVERDE TOTO' SINICROPI AL BOCALE: "GRAZIE DI TUTTO FAMIGLIA BOCALE"
IL SALUTO DEL NUOVO NEROVERDE TOTO' SINICROPI AL BOCALE: "GRAZIE DI TUTTO FAMIGLIA BOCALE"

PALMI (Rc) - Lo scorso anno aveva rinunciato a giocare tra i professionisti, in seconda divisione della Lega Pro, per stare vicino alla sua famiglia. Così, il difensore reggino Antonio Sinicropi detto Totò, era ritornato a solcare i campi d’Eccellenza dopo aver disputato 33 gare in due anni con la maglia della Vigor Lamezia. Una storia d’altri tempi quella del venticinquenne difensore centrale, ormai ex Bocale, ed ora punto di forza del reparto arretrato della Palmese, la centenaria del presidente Pino Carbone. Il papà di Sinicropi in effetti, aveva avuto un grave problema di salute. Per Sinicropi c’era il rischio di chiudere la propria agenzia assicurativa, il lavoro di una vita. Così Antonio decise di stargli vicino e occuparsi dell’attività di famiglia. Un figlio modello, Totò. Un ragazzo dalla forte personalità e la scelta di venire a giocare a Palmi lo dimostra perché, di certo, non gli sono mancate le offerte di squadre che militano in categorie superiori. Tante offerte e tutte allettanti ma Antonio ha ragionato, ancora una volta, da figlio premuroso e persona dai grandi valori. “Innanzitutto tutto -ha esordito Sinicropi-  voglio ringraziare l’Hinterreggio e la Nuova Gioiese per l’interesse mostrato nei miei confronti. Sono lusingato ma ho preferito disputare ancora il campionato di Eccellenza poiché è meno impegnativo, per le mie esigenze, sia dal punto di vista degli allenamenti settimanali che da quello delle trasferte che saranno meno lontane. Devo pensare -ha precisato il- all’attività che mio padre mi ha lasciato da gestire, per i motivi che ben conoscete”.
Antonio, come mai hai scelto Palmi e che impressione ti ha fatto la Società? “Sono stato subito entusiasta del progetto della Palmese, serio e a lungo termine. È grazie anche al presidente Pino Carbone e al diesse Mimmo Fiorino se sono qui. Mi ha molto impressionato l’organizzazione societaria: capillare, da professionisti”.
Che ricordi ti porti dietro, dall’esperienza di Bocale? “Il mio affetto è per i fratelli Cogliandro, in particolare. A loro voglio dire grazie perché mi hanno fatto sentire parte di una famiglia più che di una squadra di calcio. Questo in un anno in cui i gravi problemi di salute di mio papà mi avevano turbato molto. Mi dispiace tanto dovermi allontanare da loro. Grazie di tutto famiglia Bocale”.
Totò, cosa ti senti di dire alla Palmese, oggi? “Spero di ricambiare al meglio tutte le belle aspettative che la nuova dirigenza ha nei miei confronti e di disputare un campionato che rispecchi gli interessi societari, in particolare del presidente, che, per quel poco che ho conosciuto, sembra una persona molto ambiziosa e questo, nel calcio come nella vita, per me è una cosa fondamentale”.
Cosa ti aspetti per il futuro? “Io, in questa Società, intravedo un progetto che può durare più di un anno e in categorie importanti. E allora dico: in bocca al lupo a noi!”.