PALMESE: parla Mazzei. Serie D vicina? "Vogliamo fare più punti possibili fino alla fine"
PALMESE: parla Mazzei. Serie D vicina? "Vogliamo fare più punti possibili fino alla fine"

antonio mazzei, palmese sambiaseAntonio  Mazzei classe 1987, è un giovane dirigente della Palmese arrivato a fine Agosto per dare il suo contributo alla causa neroverde. Mazzei inizia la sua esperienza di dirigente nel 2007 a soli 20 anni come responsabile della Juniores del Sambiase  guidata da mister Alessandro Vinci, con cui nella stagione 2007-2008 vinse la fase regionale.

Contestualmente Mazzei ha seguito anche la prima squadra nel ruolo di Team Manager e Segretario sportivo fino alla stagione 2008-2009 quando il Sambiase di Mister Aiata conquista la Serie D. Mazzei rimane nello staff dirigenziale del Sambiase fino alla stagione 2012/2013 l'anno in cui dopo 4 stagioni di Serie D condotte ad alti livelli, arriva purtroppo la retrocessione in Eccellenza.

Sono stati però anni in cui Mazzei matura grande esperienza nel settore, rivestendo nelle ultime due stagioni di Serie D, insieme e Salvatore Calidonna, anche il ruolo di direttore sportivo. L'anno successivo sulla strada del giovane dirigente c'è sempre la serie D ma con il Montalto di mister Petrucci, che lo chiama per rivestire il ruolo di Segretario Sportivo. Ad Agosto il suo approdo a Palmi nell'inedito ruolo di direttore amministrativo, accanto a società ed al tecnico Rosario Salerno.

"Sono arrivato a Palmi il 19 Agosto dopo un estate un pò particolare - dichiara al nostro giornale Antonio Mazzei -,  perchè in momenti diversi ero vicino a chiudere con il Cosenza prima e con il Rimini poi, in ruoli però differenti da quello che ricopro a Palmi. Sono stato contattato Mister Salerno, chiedendomi la disponibilità e successivamente ci siamo incontrati con il Presidente Carbone giungendo immediatamente ad un accordo visto il bel progetto prospettatomi."

La Palmese in questa stagione non ha trovato ostacoli sulla sua strada ,cosa ha fatto la differenza in questa squadra rispetto alle altre? La differenza l'ha fatta secondo me la mentalità che, con il mister e con Angelo Sorace siamo riusciti ad inculcare al gruppo. Alcuni ragazzi hanno già vinto campionati e questo ci ha anche favorito nel percorso di crescita di tutti gli elementi della rosa, però siamo stati bravi fin'ora a non far calare mai il livello di tensione e costruire questo vantaggio partita dopo partita. La rosa ampia è garanzia di competizione, poichè tutte le settimane ci si deve impegnare al massimo per garantirsi una maglia da titolare per  la Domenica. In tutto questo , abbiamo la fortuna di avere a disposizione un calciatore ed un uomo del livello di Francesco Piemontese che è il non plus-ultra in questa categoria e non solo.

La D ormai è ad un passo nel suo futuro c'è ancora Palmi? Si è vero, il vantaggio che abbiamo è importante ma non vogliamo mollare nulla e fare più punti possibili da qui alla fine. Riguardo al prossimo anno abbiamo avuto un confronto con il Presidente Carbone, però ancora nulla è deciso, anche perchè lo stesso Presidente che tanto sta facendo per Palmi si aspetta una risposta importante dalla cittadinanza, dalle istituzioni e concreta dall'imprenditoria locale affinchè riesca ad avere un sostegno per affrontare un campionato di Serie D, dispendioso sotto tutti i profili. Sicuramente a me farebbe piacere continuare questo progetto visto che mi sento parte integrante e vista la serietà e lo spessore delle persone che compongono questa società a partire dal Presidente.

Da direttore sportivo quale calciatore l'ha colpita particolarmente affrontando le diverse squadre di questo campionato?
Escludendo i giocatori che fanno parte della rosa della Palmese, mi hanno impressionato positivamente nelle gare contro di noi Caturano del Sersale, Miceli dell'Acri e Okoroji del Sambiase. Tra gli Under  Feraco dell'Acri, Maruca del Cutro, Tipaldi  dell'Isola, Maiello dello Scale, Monorchio del Gallico. Un ottimo giocatore anche Tozzo classe 95' ex Corigiliano ora alla Sambenedettese e Catanzaro del Bocale

Cosa c'è da migliorare nel calcio dilettantistico calabrese? Credo che il calcio dilettantistico in Calabria abbia bisogno di crescere ancora tanto sotto l'aspetto della Cultura Sportiva e della Mentalità. Per cultura sportiva intendo il rispetto dell'avversario, il limitare il tutto al rettangolo di gioco, l'inculcare fin da piccoli nei praticanti e nei settori giovanili quella che deve essere l'etica di uno sportivo vero, e quindi "educare alla competizione" ed al rispetto delle regole. In tutto ciò è lodevole e da apprezzare il lavoro che sta portando avanti da diversi anni il Presidente del Comitato Regionale Saverio Mirarchi, insieme al Segretario Emanuele Daniele ed a tutto lo Staff che lo circonda.  Le innumerevoli iniziative promosse per la creazione di corsi di formazione per dirigenti sportivi, i convegni organizzati per aggiornamenti in ogni campo e settore (medico, organizzativo, logistico ed anche amministrativo e commerciale) rappresentano delle occasioni da prendere al volo per chi intende stare nello sport ed in particolare formarsi nel calcio. Non per ultimo il Centro di Formazione Federale di Catanzaro credo sia la ciliegina sulla torta ed un punto di partenza per rilanciare il calcio dilettantistico in Calabria.