Andreoli (Rappresentativa juniores Calabria): "Lavoriamo per vincere il Torneo delle Regioni. Giocare in casa ci darà forti motivazioni"
Andreoli (Rappresentativa juniores Calabria): "Lavoriamo per vincere il Torneo delle Regioni. Giocare in casa ci darà forti motivazioni"

angelo andreoliAngelo Andreoli è un uomo di calcio, la cui carriera di calciatore ha condotto in particolare a diventare bandiera del Castrovillari di qualche stagione fa. Appese le scarpe al chiodo, Andreoli ha intrapreso la carriera di tecnico allenando importanti club del panorama calcistico calabrese come l'Acri e la Paolana. Adesso siede sulla panchina della Rappresentativa juniores della Calabria che, a fine mese, prenderà parte al prestigioso Torneo delle Regioni. StadioRadio, che sarà media partner scelto dalla Lega Nazionale Dilettanti, lo ha raggiunto telefonicamente per fare il punto a pochi giorni dal raduno. 

- Mister, manca meno di un mese all'inizio della 55esima edizione del Torneo delle Regioni che si svolgerà in Calabria. Può essere questo l'anno giusto per portare la juniores alla vittoria? 

"Be' intanto stiamo lavorando per questo. Cercheremo di fare un ottimo risultato approfittando del fatto che siamo la regione organizzatrice e, da questo punto di vista, ci saranno sicuramente molte attenzioni. Stiamo formando una compagine che possa fare bella figura a questo torneo. Ci crediamo molto e speriamo che tutto vada bene. L'anno scorso qualche infortunio ci ha privato di alcuni elementi importanti. Spero dunque che a questo appuntamento si possa arrivare nelle migliori condizioni possibili". 

- Al di là degli aspeti tecnico/tattici, cosa raccomanda ai suoi ragazzi? 

"Di avere le giuste motivazioni, saranno queste infatti a fare la differenza. Il fatto che giocheremo in casa, con tantissima gente che verrà a vederci, sicuramente farà si che queste possano venire fuori. Fermo restando che i ragazzi dovranno comportarsi da professionisti nel vero senso della parola ed allenarsi. Noi abbiamo stilato un programma di due incontri settimanali, in attesa di ritrovarci e lavorare in maniera più dettagliata una settimana prima dell'inizio della manifestazione". 

- Quindi la selezione dei ragazzi è ancora in corso o può dirsi già terminata? 

"Noi abbiamo già individuato la rosa dei 25/26 che naturalmente si giocheranno questa grande chance. Poi ovviamente saranno in 20 a partire. In virtù di questo, in settimana andremo a disputare un'amichevole in Sicilia contro la rappresentativa juniores siciliana, precisamente a Capo d'Orlando. Ancora niente è stato definito, per cui i ragazzi sono tenuti a dare il massimo". 

- Ci sono state difficoltà nel reperire i ragazzi? Le società si sono dimostrate disponibili? 

"Assolutamente no. La disponibilità è stata massima, per cui il ringraziamento va a queste società che hanno permesso la presenza dei ragazzi. Anzi, devo dire che c'è stata una grande risposta ed una grande collaborazione".

- In generale come giudica la qualità dei ragazzi calabresi, al secondo anno vissuto in panchina per la juniores? 

"C'è buona qualità. Abbiamo forse avuto qualche difficoltà nel trovare gli attaccanti ma poi, sondando il terreno in tutta la regione, siamo riusciti a scovare i giocatori che potrebbero farci compiere il salto di qualità. Comunque questa è una squadra completa quasi in tutti i reparti. Io sono abbastanza fiducioso dunque, poi è normale che a contare saranno la situazione fisica e mentale oltre che la preparazione atletica, specie in un torneo dove si giocherà in rapida successione. Anche in giorni consecutivi". 

- Lei ha allenato anche squadre importanti nel panorama del calcio calabrese come l'Acri o la Paolana. Quali sono le differenze sostanziali che ha riscontrato con i ragazzi nel corso dell'allenamento? 

"Intanto più che allenare devo selezionare. Noi andiamo a lavorare su concetti e principi, anche perchè i ragazzi il grosso del lavoro lo svolgono con le rispettive squadre di club. Semplicemente perchè il tempo a nostra disposizione è poco. Sicuramente hanno capito l'importanza della manifestazione e la presenza devo dire che si è rivelata costante. Rispetto all'anno scorso, infatti, c'è stato un netto miglioramento in tal senso: difatti io ne convocavo 25/30 ma a presentarsi erano circa 20. Per cui è stato recepito il messaggio di un Torneo delle Regioni come manifestazione importante per il loro avvenire".