C’è l’amarezza per la sfortunata sconfitta contro il Siracusa. Ma c’è anche la consapevolezza che, senza i due errori iniziali, la partita forse avrebbe avuto epilogo migliore. Una delle sorprese più liete, di questo avvio di stagione è certamente il centrale difensivo Rocco Benci, proveniente dalle giovanili della Reggina e al suo primo anno tra i Dilettanti. Un centrale “roccioso”, fisicamente impressionante, che fa della forza fisica e dell’elevazione i suoi punti migliori. Benci, con pazienza, si sta ritagliando una fetta importante di minutaggio, e domenica scorsa ha giocato dal primo minuto al fianco di un Romeo sottotono. «Purtroppo abbiamo commesso due errori nei primi dieci minuti. Se non avessimo preso subito quelle reti e nel secondo tempo non fosse arrivato il terzo dopo pochi istanti sono sicuro che la gara avrebbe avuto un epilogo diverso anche perché noi abbiamo fatto la nostra partita, e fino alla fine abbiamo lottato». Cali di concentrazione ed errori difensivi: dopo la partita con gli aretusei Benci e Romeo hanno “beccato” un bel pacco di critiche. «Purtroppo l’errore non è del singolo ma complessivo: eravamo distanti tra i reparti e gli attaccanti loro ci hanno tagliato in mezzo. Dobbiamo essere bravi a non ricommettere le stesse leggerezze ». Pensiero altrove: domenica si va a Modica per una trasferta insidiosa ma non impossibile. «Noi come sempre scenderemo in campo per cercare di vincere. Quello che verrà fuori poi non lo possiamo sapere. L’unica cosa che dobbiamo fare è dare il massimo».
Un gruppo «unito» quello dell’Hinterreggio dove i più esperti aiutano i giovani. Prendi quel «trascinatore di capitan Criaco» o il terribile nonno gol Scudieri «sono due esempi da seguire in ogni allenamento perché ti insegnano tanto e ti danno molti consigli». Il suo debutto in serie D, Rocco Benci non lo potrà mai scordare. Entrato a gara in corso la Nissa, Benci dopo nemmeno venti secondi insaccò di testa su angolo di Criaco: «e come faccio a dimenticarlo». La serie D come trampolino di lancio per un centrale che, per fisico e qualità, può aspirare a categorie superiori dopo aver acquisito l’esperienza giusta. «E’ questo il mio obbiettivo: so di avere davanti due calciatori come Calabrò e Romeo che sono di categoria. Io aspetto il mio turno preparandomi al meglio, questa stagione è per me importante perché ho la possibilità di crescere caratterialmente e questo mi servirà per il futuro».