ROSARNO – La concentrazione è massima. L’applicazione totale. La voglia di continuare a far bene pure. In casa del Rosarno si respira il clima dei giorni migliori e non solo sul piano dei risultati. C’è un lavoro, da parte di ognuno, quasi maniacale, per dare sul campo le risposte che tutti si aspettano e, soprattutto, per proseguire il periodo positivo. Non lo dice nessuno, ma il Rosarno gioca bene e, finora, è la sorpresa del torneo e poi, media inglese alla mano, sarebbe pure al secondo posto (ma queste cose non ditele a Figliomeni, lo fareste solo arrabbiare).
PARTITELLA. Ieri pomeriggio, una volta terminato il lavoro atletico, il tecnico reggino ha fatto disputare una partitella in famiglia di un’ora circa e, seguire il test ai bordi del campo, è stato un autentico spettacolo. Perché? E’ presto detto: abbiamo avuto modo di assistere ad un Rosarno camaleonte. L’aveva detto, al momento del suo insediamento, che la squadra non avrebbe avuto un modulo fisso e Figliomeni l’ha dimostrato con i fatti, soprattutto in campo, dove il tecnico vuole una squadra che sappia adattarsi a tutte le situazioni. Ieri, ad esempio, si è partiti con un modulo di gioco e si è terminato con un altro, passando da una sola punta (Vicentin), supportata da Bruzzese, ai due attaccanti (l’argentino più Saffioti), per finire col tridente (Fiorentino dietro ai due centravanti). E si è visto tanto gioco, soprattutto sulle fasce.
LA SORPRESA. La si è avuta nel vedere Valerio Saffioti in mezzo al campo. E tra l’altro è stato proprio lui a siglare una delle due reti (l’altra è stata messa a segno dal dinamico Gennaro Fiorentino, tra i più pimpanti degli amaranto). Saffioti è sulla via del rientro e presto potrebbe aumentare il potenziale offensivo del Rosarno.
IN CAMPO. Come al solito Figliomeni non ha dato certezze, perché nel corso del test sono state numerose le variazioni di casacca e di ruoli. Il tecnico tiene tutte sulle spine e, cosa ancor più positiva, anche alla luce di quel che si è visto ieri, tutti provano a metterlo in difficoltà, dando il massimo.
IN FORMA. La squadra sta bene. Risponde alla grande alle sollecitazioni del tecnico e del preparatore atletico Macrì. I 60 minuti di ieri sono stati di grande intensità. Atleticamente il gruppo c’è e poi le trame offensive che riesce a portare a compimento la dicono lunga sul lavoro fatto finora. E lo stesso dicasi per i due portieri: uno più forte dell’al - tro.
LA DEDICA. Domenica scorsa Serafino Bruzzese, a Castrovillari, ha siglato il primo gol con la maglia del Rosarno. L’esterno mancino è stato utilizzato in posizione più offensiva, ma lungo la fascia riesce a ricoprire tutti i ruoli. «Non è importante dove giochi – ci ha detto – quanto farsi trovare pronti quando si è chiamati in causa. Il gol di domenica? Sono contento e lo dedico al presidente Mimmo Varrà, che ha sempre creduto in me». INFORTUNATI. In infermeria, si fa per dire, restano Mazzitelli e Dominguez. Per loro niente partitella, ma lavoro prettamente atletico col prof. Macrì. Restano sempre in dubbio per domenica.
dal quotidiano della calabria