Stavolta il campo non penalizza il Catania, una buona Reggina va ko, finisce 3-1
Stavolta il campo non penalizza il Catania, una buona Reggina va ko, finisce 3-1

Il Catania rispetta il pronostico e, tra le mura amiche, piega una Reggina volenterosa e punita ben oltre i propri demeriti.  La sensazione è che, tuttavia, si sia assistito ad un match tra due squadre di livello diverso dove quella più forte, pur non nella sua miglior giornata, riesce ad avere la meglio sull’altra riuscendo a portarsi dalla propria parte gli episodi sfruttando le debolezze altrui che si manifestano attraverso la solita poca concretezza offensiva e le croniche ingenuità difensive.
E non è un caso che a incanalare nel modo giusto il match per gli etnei siano stati due calciatori di assoluto livello per la categoria arrivati nel mercato di gennaio: l’ex Catanzaro Diogo Tavares e Marchese, capitano siciliano ai tempi della Serie A. Un’ulteriore nota che certifica il differente livello di possibilità ed ambizioni anche a livello di budget.
Una sconfitta prevedibile per la Reggina che, però, da questo match può trarre indicazioni positive e la consapevolezza che esprimendosi così con le pari grado il futuro potrebbe essere roseo.

CORSI E RICORSI STORICI – Fanno ancora rumore le lamentele che l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco ebbe modo di rendere pubbliche dopo il pareggio dell’andata. Vennero mandate foto al presidente della Lega Pro per le pessime condizioni del terreno di gioco del Granillo e si riempirono colonne di giornali per un risultato che, se c’era qualcuno a cui poteva stare stretto,erano gli avversari dei rossazzurri. Al ritorno si torna a giocare praticamente sulla terra battuta, la Reggina si scava la fossa da sola e vanifica un’ottima prestazione subendo gol in maniera scellerata.  .
CHI SBAGLIA PAGA! – Raccontare il primo tempo di Catania-Reggina è un esercizio difficile, soprattutto nel momento in cui c’è da spiegare a uno spettatore neutrale come gli etnei possano trovarsi avanti di due reti avendo subito per tutti i quarantacinque minuti una buonissima prestazione della squadra amaranto.
L’illusione che il pomeriggio possa essere meno grigio la regala Coralli con un destro dal limite che, dopo due minuti, va vicino all’incrocio.
Ma non sono passati neanche quattro minuti quando la formazione di Rigoli trova il vantaggio approfittando di una colossale dormita dell’intero pacchetto arretrato: angolo di Di Grazia da sinistra e Marchese, solo ed indisturbato, conclude di testa e batte Sala da pohi metri.
Da quel momento parte il monologo degli ospiti che sovrastano sotto il profilo atletico i padroni di casa e pur dovendosi confrontare con una difesa che non sbaglia nulla hanno almeno due limpide palle gol per pervenire al pareggio: la prima è per Botta che conclude di sinistro dal limite e trova una grande parata di Pisseri.
Pochi minuti dopo tocca a De Francesco, aiutato da una deviazione, cogliere la traversa dai venticinque metri.
E’ una Reggina da applausi, che ricorda molto la migliore vista in questa stagione.  Il Catania che, con Scoppa e Biagianti sulla mediana, fa poco pressing aiuta gli amaranto.
Fino a quando non ci si scontra con le solite amnesie difensive: una fulminea ripartenza degli etnei potrebbe essere contenuta meglio, ma Mazzarani trova il modo di far arrivare il pallone al solissimo Diogo Tavares che fa due a zero.
Incredibile, ma vero.     E nella fase finale della prima frazione la musica non cambia.
ILLUSIONE - Nella ripresa il predominio amaranto si fa meno evidente, anche perchè per il Catania si aprono grandi spazi per ripartire in contropiede e le occasioni per il tris.
Sala è costretto a due grandi interventi: prima su Mazzarani da distanza ravvicinata  e poi su una punizione dai venticinque metri di Russotto, subentrato a Di Grazia.
Ma la Reggina c’è e si rende protagonista di una grande azione fatta di scambi rapidi tra Di Francesco, Leonetti (esordio avvenuto nella ripresa) e Coralli che porta il centrocampista alla conclusione dal limite  neutralizzata da un attento Pisseri.
Sono, però, le prove generali del gol perchè sull’asse Coralli-De Francesco nasce il gol che dimezza le distanze: assist del capitano per l’ex Lazio che dal limite trova la deviazione che rende irraggiungibile il pallone il portiere rossazzurro.
Biagianti fallisce il match-point a tu per tu con Sala, ma lo realizza Russotto che sfrutta un errore di Gianola in disimpegno e si invola verso la porta avversaria piazzando il gol del 3-1.

CATANIA – REGGINA 3-1
Marcatori: 5’ Marchese, 32’ Tavares, 83’ De Francesco, 89’ Russotto

CATANIA: Pisseri, Bergamelli, Scoppa, Gil, Marchese, Djordjevic, Di Grazia (56’ Russotto), Biagianti, Mazzarani (72’ Fornito), Balzanzeddu (74’ Parisi), Tavares All. Rigoli
REGGINA: Sala, Gianola, De Francesco, Carpentieri (62’ Leonetti), Knudsen (86’ Bianchimano), Coralli, Botta, Cucinotti, Porcino, Cane (72’ Maesano), Possenti All. Zeman
Arbitro: Valiente di Salerno – Assistenti: Mangino e Santoro di Roma 1
Ammoniti: Cucinotti, Gianola, De Francesco, Russotto, Marchese
Recupero: 1’pt, 4’st

da strill.it