Calcio calabrese. Controtendenza verso lo sviluppo?
Calcio calabrese. Controtendenza verso lo sviluppo?

In un’estate sotto certi aspetti amara per il nostro calcio “orfano” dei mondiali, ci sono dei dati su cui riflettere e sui quali occorre sorridere, almeno per quanto concerne la nostra regione.

Se è vero che perdiamo il Crotone in serie A, è pur vero che i pitagorici sono riusciti a migliorare la performance di un punto rispetto alla stagione precedente. Per quanto riguarda le altre piazze professionistiche, c’è il volo del Cosenza che è in piena corsa per la gloria che può  regalare il play off di serie C, grandissimo quanto fatto in stagione dal Rende che da matricola è riuscita a portare a termine una stagione esaltante. Più in ombra il cammino di Reggina e Catanzaro che alla fin fine, però, chiudono tranquillamente l’annata e senza spauracchi relativi all’iscrizione per il prossimo anno.

Scendendo di categoria è stato lusinghiero il cammino delle calabresi. Il trionfo della Vibonese, brillanti salvezze per Roccella e Cittanovese, coda play out per la Palmese la quale ha scontato una pesante penalizzazione. Potrebbe sembrare da buttare solo quanto realizzato dall’Isola Capo Rizzuto, ma viste le condizioni di partenza, è stato già importante terminare la stagione.

Chiudiamo con l’Eccellenza. Le performance in Sicilia di Locri e Castrovillari (ancora impegnato nella caccia alla D), indicano timidi segnali di crescita di un movimento che a livello regionale mostra ancora sofferenza per quanto riguarda gli under.

L’auspicio, ovviamente, è continuare in questo percorso di crescita per il calcio regionale che, con giusti investimenti, gestioni oculate ed il continuo attecchimento di realtà positive può essere oltre che veicolo di buone pratiche di vita, anche volano di sviluppo per un territorio per troppo tempo martoriato e malvisto e che invece ripartendo dalle meravigliose cartoline dipinte da un pallone può lanciare messaggi di assoluta positività.