DI ANDREA POLIZZO
PRAIA A MARE – Pioggia di dimissioni in casa Praia al termine dell’anticipo del sabato. Lasciano la società tirrenica l’allenatore Giovinazzo, il direttore sportivo Battaglia e il vicepresidente Nocera.
A quest’ultimo è andato il pensiero dei giocatori attraverso uno striscione esposto a centro del campo prima dell’inizio.
Intervistati, Giovinazzo e Battaglia non hanno aggiunto altro rimandano ai prossimi giorni i chiarimenti sul gesto. Il mister ha comunque ringraziato la città per l’accoglienza riservatagli.
Una schiarita sulle cause del “maremoto” in casa Praia proviene dalle parole di capitan Mandarano. La punta praiese ha dichiarato che i tesserati hanno intenzione di onorare la maglia fino al termine “Ma – ha aggiunto – per lunedì aspettiamo novità sul piano economico visto che con gli stipendi siamo in ritardo”.
Ben più loquace è invece stato Gino Spolitu, presidente del Praia. Al termine dell’incontro con
“Questa voce – smentisce Spolitu – non è vera. Ho scritto all’assessore allo sport di Praia, Mariano Marsiglia, ed al vicepresidente delegato della lega manifestando la volontà di rimettere la proprietà ma solo se questo serve a smuovere la situazione che si è creata. Al momento io sono presidente e proprietario del Praia. Il mio gesto è rivolto a capire se per caso sono io da ostacolo per questa squadra. Attendo notizie da società, amministrazione e tifosi per capire se sono gradito”.
Spolitu scende nei particolari sulle motivazioni. “I risultati altalenanti del Praia mi hanno convinto a cambiare allenatore. Giovinazzo è una persona valida ma ad un presidente che investe molti soldi non basta la simpatia umana. Purtroppo – accusa Spolitu – in società si è generata una situazione di ricatti basati sul “se va via Giovinazzo vado via anche io””.
Sulle dimissioni Spolitu offre precisazioni. “Lo sapevo già da ieri anche se gli accordi erano altri. Ovvero proseguire fino al recupero con il Cutro per poi fare il punto”.
Le dichiarazioni di Spolitu sembrano un cumulo di sassolini tolti dalle scarpe. “Per via dei risultati – aggiunge – a gennaio ho detto si ai rinforzi ma ho dovuto incassare il no alle cessioni di alcuni giocatori ben pagati ma inutili alla causa”.
Spolitu non nega i problemi economici “Ma – precisa – un allenatore dovrebbe limitarsi ad allenare. Ci sono giocatori che sono rimasti indietro con i rimborsi spese mentre altri, non “cosentini”, sono stati pagati con un riguardo diverso. in questo però ammetto le mie colpe. Se lunedì i giocatori vengono all’allenamento diretto da Lascaleia e fanno il loro dovere avranno i rimborsi spese. Sono convinto che con il cambio tecnico riprenderemo il discorso verso